Osservatorio

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Sala Meteo 2.0
Sala Meteo 2.0
Nuova Sala Sismica 2.0
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L’osservatorio di Olmeto nasce il(20/09/2004) **************Gli scopi principali dell’osservatorio  e dei siti ad esso associati, sono quelli di fornire dati dettagliati sull’andamento climatico e sismico della nostra zona e presentare informazioni utili  agli utenti,  agli iscritti,  a enti, organizzazioni  e network a livello mondiale. ************La Frazione di Olmeto è situata a 15Km da Perugia e a 10Km da Marsciano, nelle amene colline umbre dove i prati si alternano a vigneti e boschi. Quì potete leggere un po di storia del mio paese…L’osservatorio è situato a 300 metri di altezza sul livello del mare con le seguenti coordinate: E 12°19’29”-N 42°59’11”  dove il clima è freddo d’inverno e caldo d’estate. I venti predominanti soffiano dai quadranti occidentali e spesso le perturbazioni che transitano sopra di noi sono atlantiche.

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La stazione installata è una Davis Instruments Vantage Pro2 Plus Wireless. La Davis Instruments è una nota azienda statunitense che produce apparecchiature meteorologiche, conosciuta in tutto il mondo per le sue stazioni professionali, robuste, precise e affidabili. E’ provvista di sensori di temperatura, umidità, pressione, pioggia, velocità e direzione del vento, radiazione solare infrarossa e ultravioletta. Tutti gli altri valori forniti dalla stazione sono calcolati in modo automatico con formule matematiche, principi termodinamici e leggi fisiche.E’ dotata di schermo solare ventilato, in modo da ridurre al minimo l’influenza della radiazione solare e del vento nella rilevazione dell’esatta temperatura dell’aria.
E’ posizionata secondo le restrittive norme dell’Organizzazione Mondiale della Meteorologia, al fine di assicurare rilevazioni scientifiche affidabili e professionali.
La suite di sensori ISS è installata su un palo sopra il tetto, mentre l’anemometro è installato a 2m dalla sommità del palo del tetto, a 11m dal terreno.
Il software usato è Virtual Weather .
La stazione fa parte dei principali network meteorologici italiani ed internazionali, come MeteoNetwork/Centro Epson Meteo, Caput Frigoris, Rete Bernacca, MeteoPoint,  Meteowebcam, Il Meteo, WeatherUnderground e Awekas.

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Sono sempre stato affascinato dalla potenza della natura e dagli eventi meteorologici estremi.Proprio questa innata curiosità, in particolare per i temporali e per i fulmini, mi ha spinto ad acquistare anche un rilevatore di scariche elettriche: un Boltek StormTracker:
permette di registrare la posizione, la distanza e la tipologia di fulmine (positivo, negativo, nube-nube, nube-terra), con un raggio d’azione massimo di 1200km (affidabilità delle rilevazioni garantita entro 400km).
I software usati sono Lightning 2000
Anche il rilevatore StormTracker contribuisce nelle principali retiinterferometriche europee di rilevazione delle scaricheelettriche.

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Sismometro Lungo periodo per Telesismi
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Sismometro Triassiale 4.5 Hertz

sismometro, sia analogico che digitale a 24 bit, per rilevare i terremoti, sia vicini che lontani, con estrema precisione.Software usato Seismologedu,Seismonet. Il sismometro è collegato ad una rete di rilevamento sismico IESN.

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In questa zona dell’osservatorio ci troviamo ad una profondità di circa 4 metri sotto terra.

Strumentazione Osservatorio Olmeto
Strumentazione Osservatorio Casalina

La zona è stata scavata appositamente per ospitare i due sismometri uno a corto periodo, l’altro a lungo periodo.

La webcam è puntata verso i fenomeni atmosferici più estremi. Fa parte di moltissimi network anche a livello mondiale.

  • Risoluzione 3MEGA (QXGA, 2048×1536 pixel)
  • Lenti intercambiabili da super grandangolo (90°) a tele (15°); anche con CS-Vario opzionale o Hemispheric (180°)
  • Sensore a colori: 1 lux a 1/60 sec, 0,05 lux a 1 sec in base alla velocità dell’otturatore
  • Microfono ed altoparlante con funzioni audio complete (video telefonia VoIP standard SIP)
  • Suporte da parete/soffitto con passaggio interno dei cavi
  • DVR interno (fino a 32GB), possibilitá di registrazione senza carico di rete
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La stazione riceve ed elabora tutti i dati, immagini e animazioni, dai satelliti geostazionari METEOSAT, dai satelliti polari NOAA, METOP, ENVISAT (ESA) e dai satelliti di remote sensing. Le trasmissioni vengono ricevute tramite il sistema di broadcast europeo EUMETCast della EUMETSAT dal satellite EUTELSAT Eurobird-9A, 9°E,10E, 16E.

Veduta dell’osservatorio di Casalina

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Veduta dell’osservatorio di Olmeto

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Il Clima Umbro L’Umbria è una Regione dell’ Italia Centrale situata interamente nelle zone interne non bagnata da alcun mare. Pertanto  il clima dell’Umbria risente di accentuati caratteri di continentalità rispetto alle restanti Regioni Centro-Meridionali. La presenza dei rilievi Appenninici inUmbria, ostacola gli influssi del Mar Adriatico, mentre sia pure in forma attenuata il Mar Tirreno riesce a condizionare il clima di parte dell’Umbria Meridionale in particolare l’orvietano e la Valle del Tevere meglio esposte alle correnti da Sud e da Ovest.

  • Le piogge sull’ Umbria si distribuiscono in base all’altitudine ed all’esposizione dei rilievi risultando più abbondanti sul comparto Appenninico. In particolare i Monti Sibillini e le cime più elevate dell’Appennino Umbro-Marchigiano ricevono fino ad oltre 1200-1300 mm di pioggia grazie anche al notevole contributo delle piogge convettive; altrove le piogge oscillano tra 700 e 1000 mm con valori minimi nelle conche interne racchiuse dai rilievi più elevati, dove le piogge annuali stentano a raggiungere i 700 mm. In Inverno la neve cade abbondante sui rilievi più elevati ed abbastanza frequentemente fa la sua comparsa anche a quote basse, sebbene la durata e l’intensità degli episodi è sempre molto breve. L’Estate è la stagione più secca, sebbene sui rilievi una buona percentuale delle piogge annuali cade in questa stagione grazie alla frequenza con cui si verificano i temporali pomeridiani di calore. Le stagioni più piovose sono l’Autunno e la Primavera con una tendenza all’aumento della piovosità invernale nelle aree confinanti con il Viterbese.
  • I venti che soffiano più frequentemente in Umbria provengono in prevalenza dai quadranti occidentali in qualsiasi periodo dell’anno. In Inverno un certo peso lo rivestono anche i venti provenienti da Nord o da Nord-Est che accompagnano le irruzioni fredde apportando neve sui rilievi Appenninici e tempo freddo ma in genere secco sulle aree collinari e nelle conche salvo nei casi di irruzioni particolarmente intense (Burian), quando la neve cade in modo più omogeneo e diffuso su gran parte del territorio. L’Orvietano e la Valle del Tevere sono particolarmente esposti alle correnti di Libeccio e di Scirocco che mitigano il clima e sono responsabili delle principali piogge legate al passaggio delle perturbazioni Atlantiche. In Estate durante le espansioni dell’anticlone Africano le correnti da Sud sono responsabili delle ondate di calore
  • Le temperature sono influenzate dalla continentalità.  Le Estati sono calde con valori che superano diffusamente i 30°C e che in corrispondenza delle ondate di calore spesso raggiungono e superano i 35°C, con le vallate e le conche interne che tendono ad essere in assoluto le zone con i picchi termici maggiori. Sulla fascia pedemontana e montana le temperature sono mitigate dall’altitudine che rende sempre freschi i valori notturni, mentre quelli diurni non raggiungono mai punte eccessive; inoltre un ruolo importante lo giocano anche i frequenti temporali che interrompono la calura estiva. In Inverno le temperature sono abbastanza fredde e le gelate non infrequenti sebbene periodi di intenso gelo sono in genere brevi. Soltanto durante le irruzioni artiche continentali le zone Appenniniche possono raggiungere livelli di gelo notevoli con punte di -30°C sulle cime più elevate. Anche in pieno Inverno comunque le perturbazioni Atlantiche causano improvvisi rialzi termici indotti dalle correnti meridionali o occidentali. Le stagioni intermedie presentano un tempo mutevole con notevoli variazioni termiche in relazione alla direzione dei venti, ma sono comunque caratterizzate dalla predominanza di periodi miti con minime sui 10 °C e massime sui 20°C.

La flora rispecchia le caratteristiche climatiche della Regione. Le aree collinari sono ampiamente coltivate e favoriscono la coltura della vite, dell’ulivo e degli alberi da frutto oltre a numerosi ortaggi. Per quel che concerne la vegetazione spontanea questa varia in base all’esposizione rispetto ai venti dominanti ed all’altitudine del territorio considerato.  Nella Vallata del Tevere, in particolare nella porzione meridionale dove giungono gli influssi del Tirreno predomina la quercia, l’acero campestre, il castagno, la robinia, l’olmo e l’orniello in associazione mista al leccio e all’alloro oltre ad altre essenze aromatiche sempreverdi tipiche della flora Mediterranea. Procedendo verso Est e Nord gli influssi Mediterranei diventano trascurabili e la vegetazione assume caratteri più continentali con la quasi totale assenza di vegetazione sempreverde. All’aumentare della quota sopra i 700-800 m prevalgono gli aceri di monte e i faggi che formano estesi boschi nella montagna Appenninica.