SPECIALE Eruzione in Islanda (Bardarbunga/Holuhraun 2014) – Agosto e Settembre 2014
POST IN AGGIORNAMENTO
ERUZIONE FESSURALE IN ATTO
Eruzione fessurale registrata nella notte del 29 Agosto.La situazione è sostanzialmente invariata dal 23 Settembre 2014. Verranno pubblicati aggiornamenti solo in caso di cambiamento della situazione.
Gli scienziati hanno dato dei nomi ai tre crateri principali nella parte settentrionale dell’Holuhraun: Norðri, Baugur, e Suðri
Fotografia del Sole dall’Holuhraun
La colorazione rossa è dovuta all’elevata quantità di SO2 presente in atmosfera
Nel 1783 i tramonti e le albe in Europa ebbero queste colorazioni dopo l’eruzione del Laki (Credit: Alexandra Witze)
AGGIORNAMENTO 35 DEL 21-22 SETTEMBRE
14:50: Aggiornamento riassuntivo della situazione in Islanda del 21 e 22 Settembre 2014.
- L’eruzione vulcanica continua con tassi simili a quelli degli ultimi giorni, e non mostra alcun calo d’intensità. La colata lavica si estende adesso per 38km2. Nell’immagine che segue è evidenziata in rosso un’area di 38km2 sovrapposta all’area del Vesuvio (L’immagine non ha rilevanza scientifica, è solo un paragone per far notare meglio la grande estensione raggiunta dal fronte lavico.
- Dalle stime di oggi il volume totale di lava è di circa 0.4-0.6 km3 (chilometri cubi) e la lava viene emessa ad una velocità di circa 250-350 metri cubi al secondo.
- Gli scienziati stimano che circa il 90% dell’anidrite solforosa proveniente dall’eruzione proviene direttamente dai crateri, e solo il 10% dal campo lavico formatosi. Sono state segnalate notevoli morie di uccelli intorno alla zona eruttiva. La quantità di SO2 nelle vicinanze dei crateri è letale per l’uomo. Nella giornata di ieri è stata interessata da inquinamento atmosferico un’area a nord delle fessure eruttive. Non è stato segnalato nessun incidente grave dovuto alla dispersione dell’anidrite solforosa nei cieli islandesi
- Oggi l’inquinamento dalla zona eruttiva è diretto verso Est-Nord-Est.
- La subsidenza della caldera Bardarbunga continua con ritmi simili a quelli dei giorni scorsi. Dopo un terremoto di M5.5 nel primo pomeriggio di ieri, è stato registrato un calo di 25cm al centro della Caldera.
- Nella giornata di ieri sono stati registrati 12 terremoti di M3+. Tutti i terremoti sono stati registrati sulla Caldera. Il terremoto più forte è stato di M5.5, nella parte settentrionale della caldera, alle ore 12:51 ITA. Altri tre terremoti hanno superato M4. In ordine 4.8 alle 02:57, 4.5 alle 11:36, e 4.2 alle 17:01. Il terremoto di M5.5 ha provocato un abbassamento della caldera di 25 cm, registrato dalla stazione GPS installata sul ghiacciaio che la sovrasta.
- Oggi sono stati registrati (Fino alle 14:20 ITA), 7 terremoti di M3+. Il più forte di M4.8 ha interessato la parte meridionale della caldera alle ore 11:51 ITA. Gli altri in ordine: 3.5 alle 01:08, 3.6 alle 02:19, 3.7 alle 05:13, 3.5 alle 07:28, 3.8 alle 10:14 e 3.3 alle 10:30.
AGGIORNAMENTO 34 DEL 20 SETTEMBRE (DAY 20)
23:25: Altri tre terremoti di M3+ sono stati rilevati sulla Caldera. In ordine 3.6 alle 22:03, 3.6 alle 22:12 e 3.5 alle 23:01.
22:55: Sono nuovamente disponibili i drum dai sismografi:
20:27: Nelle ultime 5 ore ben sette terremoti di magnitudo superiore a 3 hanno interessato la Caldera del Bardarbunga, cinque di questi in soli 11 minuti, in rapida successione. In ordine 3.5 alle 16:38, 3.4 alle 17:00, 3.4 alle 18:01, 3.4 alle 19:00, 3.6 alle 19:02, 4.0 alle 19:04, 4.4 alle 19:05, e 5.0 alle 19:11
16:30: Aggiornamento del comitato consultivo della Protezione Civile delle 13:30 ITA
- L’eruzione vulcanica dell’Holuhraun continua con frequenza simile a quella degli ultimi giorni.
- La subsidenza della caldera del Bardarbunga continua con la stessa frequenza degli ultimi giorni.
- Forti terremoti sono ancora rilevati nella caldera del Bardarbunga. Dalla mezzanotte (UTC) sono state registrate tre scosse di M3+. Alle ore 03:10 ITA un terremoto di M5.1 ha interessato la parte settentrionale della caldera. Altre due scosse di M3.3 hanno interessato l’area in tarda mattinata. Terremoti più piccoli sono stati rilevati sul ghiacciaio Dyngjujokull e nella parte nord dell’intrusione.
- Il monitoraggio GPS continua a mostrare cedimenti della caldera del Bardarbunga e movimenti crostali indicano che il volume del magma nell’intrusione è tutt’ora leggermente in aumento.
- Nessun cambiamento è stato rilevato nel monitoraggio delle acque.
Qualità dell’aria:
- Alte concentrazioni di SO2 sono state segnalate in Islanda questa mattina, ma nessun incidente importante è stato segnalato. Le persone sono pregate di familiarizzare con le istruzioni delle autorità sanitarie. Ulteriori istruzioni sono disponibili di seguito.
- Inquinamento atmosferico proveniente dall’eruzione è in gran parte atteso nell’est e nel sud-est dell’Islanda, ma foschia collegata all’eruzione è probabile in una zona più ampia. Una mappa che mostra la previsione della propagazione del gas può essere consultata sulla pagina web dell’IMO (in islandese) www.vedur.is/vedur/spar/textaspar/oskufok/
- Il Met Office islandese ha aperto una pagina web dove le persone possono segnalare rilevamenti di inquinamento atmosferico.
Istruzioni:
- Si consiglia alle persone che si sentono disagio di rimanere in casa, chiudere le finestre, e spegnere l’aria condizionata. Utilizzare i periodi di buona qualità dell’aria per ventilare la casa. Le misurazioni della qualità dell’aria possono essere trovate su una mappa dell’Agenzia per l’Ambiente. Il Met Office Islandese emetterà previsioni testuali e avvisi nell’intestazione del sito web se le condizioni peggiorassero.
Istruzioni dall’ufficio del capo epidemiologo e dall’Agenzia per l’ambiente possono essere trovate sui loro siti web www.ust.is e www.landlaeknir.is
- Il Met Office islandese leggerà le previsioni dei gas sulfurei durante le notizie meteorologiche alla radio nazionale ed alla TV.
- L’Agenzia per l’ambiente sta lavorando su come ottenere più strumenti di misura per monitorare meglio i gas provenienti dalla eruzione vulcanica.
- Tutte le domande in materia di inquinamento dell’aria possono essere inviate all’Agenzia per l’ambiente attraverso l’email gos@ust.is . L’Agenzia per l’ambiente è alla ricerca di informazioni da persone che sono state a contatto con alte concentrazioni di gas (Informazioni del tipo: dove si trovavano, a che ora è successo, come la nube di gas appariva (colore e spessore della nube) e come sono stati colpiti da essa). Nel prossimo futuro, ci sarà una pagina sul sito web dell’IMO per questo tipo di informazioni.
Tre scenari sono ancora considerati più probabili:
- La subsidenza della caldera del Bárðarbunga potrebbe fermarsi, e l’eruzione sull’Holuhraun diminuirebbe gradualmente.
- Potrebbe continuare a verificarsi una subsidenza della caldera su larga scala, con prolungamento o rafforzamento dell’eruzione sull’Holuhraun. In questa situazione, è probabile che la fessura eruttiva si allunghi verso sud, sotto il ghiacciaio Dyngjujökull, con conseguente jökulhlaup ed eruzione con produzione di cenere. E’ anche possibile che fessure eruttive potrebbero svilupparsi in un altro luogo sotto il ghiacciaio.
- Potrebbe continuare a verificarsi una subsidenza della caldera su larga scala, causando un’eruzione sul bordo della caldera. Tale eruzione potrebbe sciogliere grandi quantità di ghiaccio, portando ad un grosso jökulhlaup.
Non possono essere esclusi altri scenari.
Dall’IMO:
Il Colore d’allerta per l’aviazione per il Bardarbunga rimane ad ‘arancione’.
AGGIORNAMENTO 33 DEL 19 SETTEMBRE (DAY 19)
22:30: Aggiornamento del comitato consultivo della Protezione Civile delle 13:30 ITA
- L’eruzione vulcanica nell’Holuhraun continua con frequenza simile a quella degli ultimi giorni.
- La subsidenza della caldera del Bardarbunga continua con la stessa frequenza precedente.
- L’attività sismica è stata piuttosto intensa nelle ultime 24 ore. Il più grande terremoto ha raggiunto M5.3 alle 16:21 di ieri. Un terremoto di M4.7 è stato registrato alle 8:44 di questa mattina. In totale 10 terremoti più grandi di M3.0 sono stati rilevati sul Bardarbunga dall’aggiornamento di ieri (Ore 13:30). Otto terremoti di M3+ hanno interessato la zona dalla mezzanotte (italiana), tutte con epicentro sulla Caldera. Terremoti più piccoli sono stati rilevati sul ghiacciaio Dyngjujokull ghiacciaio e nella parte settentrionale dell’Intrusione
- Il monitoraggio GPS continua a mostrare irregolarità nei movimenti crostali negli ultimi giorni. Questo potrebbe indicare che il movimento di magma sotto al Bardarbunga sta cambiando.
- Nessun cambiamento è stato rilevato dal monitoraggio delle acque.
- L’analisi chimica del magma in arrivo dall’eruzione nell’Holuhraun indica che il magma è proveniente da una profondità di oltre 10 km.
Qualità dell’aria:
- Previsione del Met Office Islandese: Oggi, l’inquinamento atmosferico proveniente dal sito d’eruzione nell’Holuhraun è per lo più concentrato a nord del Lago Mývatn e da ovest della baia di Vopnafjordur verso est. Questo pomeriggio la direzione del vento tende più a ovest e l’inquinamento riguarderà la parte orientale dell’Islanda
- Il Met Office islandese ha pubblicato una mappa interattiva che mostra la previsione dell’inquinamento. La mappa può essere trovata qui: www.vedur.is/vedur/spar/gasdreifing
Istruzioni:
- Si consiglia alle persone che si sentono disagio di rimanere in casa, chiudere le finestre, e spegnere l’aria condizionata. Utilizzare i periodi di buona qualità dell’aria per ventilare la casa. Le misurazioni della qualità dell’aria possono essere trovate su una mappa dell’Agenzia per l’Ambiente. Il Met Office Islandese emetterà previsioni testuali e avvisi nell’intestazione del sito web se le condizioni peggiorassero.
Istruzioni dall’ufficio del capo epidemiologo e dall’Agenzia per l’ambiente possono essere trovate sui loro siti web www.ust.is e www.landlaeknir.is
- Il Met Office islandese leggerà le previsioni dei gas sulfurei durante le notizie meteorologiche alla radio nazionale ed alla TV.
- L’Agenzia per l’ambiente sta lavorando su come ottenere più strumenti di misura per monitorare meglio i gas provenienti dalla eruzione vulcanica.
- Tutte le domande in materia di inquinamento dell’aria possono essere inviate all’Agenzia per l’ambiente attraverso l’email gos@ust.is . L’Agenzia per l’ambiente è alla ricerca di informazioni da persone che sono state a contatto con alte concentrazioni di gas (Informazioni del tipo: dove si trovavano, a che ora è successo, come la nube di gas appariva (colore e spessore della nube) e come sono stati colpiti da essa). Nel prossimo futuro, ci sarà una pagina sul sito web dell’IMO per questo tipo di informazioni.
Tre scenari sono ancora considerati più probabili:
- La subsidenza della caldera del Bárðarbunga potrebbe fermarsi, e l’eruzione sull’Holuhraun diminuirebbe gradualmente.
- Potrebbe continuare a verificarsi una subsidenza della caldera su larga scala, con prolungamento o rafforzamento dell’eruzione sull’Holuhraun. In questa situazione, è probabile che la fessura eruttiva si allunghi verso sud, sotto il ghiacciaio Dyngjujökull, con conseguente jökulhlaup ed eruzione con produzione di cenere. E’ anche possibile che fessure eruttive potrebbero svilupparsi in un altro luogo sotto il ghiacciaio.
- Potrebbe continuare a verificarsi una subsidenza della caldera su larga scala, causando un’eruzione sul bordo della caldera. Tale eruzione potrebbe sciogliere grandi quantità di ghiaccio, portando ad un grosso jökulhlaup.
Non possono essere esclusi altri scenari.
Dall’IMO:
Il Colore d’allerta per l’aviazione per il Bardarbunga rimane ad ‘arancione’.
AGGIORNAMENTO 32 DEL 18 SETTEMBRE (DAY 18)
14:50: La situazione a livello vulcanico, dal resoconto giornaliero del Comitato scientifico della Protezione Civile Islandese, è invariata. La sismicità è in leggero aumento. Il monitoraggio GPS continua a mostrare irregolarità nei movimenti crostali negli ultimi giorni. Questo potrebbe indicare che il movimento del magma sotto al Bardarbunga sta cambiando.
14:45: In questa pagina sono presenti le simulazioni dell’andamento dell’Anidrite solforosa sui cieli dell’Islanda per le prossime 48 ore.
Previsioni dispersione di SO2 sui cieli Islandesi
14:44: E’ nuovamente disponibile il grafico della variazione dell’altitudine del ghiacciaio sovrastante la caldera del Bardarbunga tramite i dati GPS. E’ stato aggiunto in basso un grafico delle magnitudo in ordine temporale.
14:42: I sismografi della rete sismica Islandese sono offline (probabilmente a causa di una forte perturbazione meteorologica che sta interessando l’isola in queste ore). Le webcam risultano completamente oscurate dagli agenti atmosferici. Il grafici del tremore vulcanico sono invece in aggiornamento.
14:30: Sono stati registrati, dalla mezzanotte, sette terremoti di M3+. 3.2 alle 00:28, M4.1 alle 00:52, M3.5 alle 01:35, M4.5 alle 05:17, M3.4 alle 06:05, M3.8 alle 12:47 e M3.7 alle 13:21 I terremoti si sono verificati tutti sulla caldera del Bardarbunga.
AGGIORNAMENTO 31 DEL 17 SETTEMBRE (DAY 17)
20:43: Alle ore 20:09 ITA un terremoto di M5.2 ha interessato al parte meridionale della caldera ad una profondità di 5.9km.
20:07: Dalla mezzanotte è stato rilevato un solo terremoto di M3+. (M3.3 alle 17:31 sul bordo settentrionale della caldera del Bardarbunga). Nella serata di ieri sono stati rilevati, invece, due forti terremoti di M4.8 e M5.4, nella stessa zona.
20:00: Aggiornamento dal comitato consultivo della Protezione Civile Islandese (13:30 ITA)
Gli scienziati del Met Office islandese, dell’Istituto di Scienze della Terra, con i rappresentanti della Protezione Civile in Islanda hanno partecipato alla riunione del comitato consultivo scientifico della Protezione Civile Islandese. Inoltre era presente un rappresentante dell’ Agenzia per l’ambiente d’Islanda.
- Le misurazioni mostrano che il campo di lava in Holuhraun continua ad espandersi. Non ci sono segni di diminuzione della produzione di lava.
- La subsidenza della caldera del Bardarbunga continua ad una velocità di circa 50 cm al giorno.
- L’attività sismica è stata piuttosto intensa nelle ultime 24 ore. Ieri 7 terremoti di M3+ sono stati registrati sul Bardarbunga. Il più forti sono stati di M5,4 e M4,8 la notte scorsa. Terremoti più piccoli sono stati rilevati sul Ghiacciaio Dyngjujokull e nella parte nord dell’intrusione.
- Il monitoraggio GPS mostra irregolarità nei movimenti crostali, negli ultimi giorni. Questo potrebbe indicare che il movimento del magma sotto il Bardarbunga sta cambiando.
- Nessun cambiamento è stato rilevato nelle misurazioni dell’acqua.
Qualità dell’aria:
- Le previsioni del Met Office Islandese prevedono venti da Est. L’area interessata dall’inquinamento è delimitata a ovest dal ghiacciaio Langjokull e a sud dal vulcano Tindfjoll. Previsione valida fino a mezzogiorno di domani, Giovedi.
Tre scenari sono ancora considerati più probabili:
- La subsidenza della caldera del Bárðarbunga potrebbe fermarsi, e l’eruzione sull’Holuhraun diminuirebbe gradualmente.
- Potrebbe continuare a verificarsi una subsidenza della caldera su larga scala, con prolungamento o rafforzamento dell’eruzione sull’Holuhraun. In questa situazione, è probabile che la fessura eruttiva si allunghi verso sud, sotto il ghiacciaio Dyngjujökull, con conseguente jökulhlaup ed eruzione con produzione di cenere. E’ anche possibile che fessure eruttive potrebbero svilupparsi in un altro luogo sotto il ghiacciaio.
- Potrebbe continuare a verificarsi una subsidenza della caldera su larga scala, causando un’eruzione sul bordo della caldera. Tale eruzione potrebbe sciogliere grandi quantità di ghiaccio, portando ad un grosso jökulhlaup.
Non possono essere esclusi altri scenari.
AGGIORNAMENTO 30 DEL 16 SETTEMBRE (DAY 16)
20:00: Aggiornamento dal comitato consultivo dell Protezione Civile Islandese (13:30 ITA)
- L’attività eruttiva sull’Holuhraun continua a intensità simile a quella degli ultimi giorni.
- La subsidenza della caldera del Bárðarbunga continua ad una velocità di circa 50 cm al giorno.
- L’attività sismica è simile a quella registrata negli ultimi giorni. L’attività principale è localizzata sulla caldera delBárðarbunga e sul ghiacciaio Dyngjujökull, lungo l’intrusione.
- Dalla mezzanotte sono state registrate 4 scosse di magnitudo superiore a 3. La più forte ha raggiunto M5.2 alle ore 16:47, ed ha interessato la parte meridionale della caldera. Alle ore 12:36 una scossa di M4.8 ha interessato invece la parte settentrionale della caldera. la stessa zona è stata interessata dalle altre due scosse di M3.7 e M3.4
- Il monitoraggio dei dati GPS mostra movimenti crostali poco significativi a nord del Vatnajökull. (Viene immessa nell’intrusione la stessa quantità di lava che viene emessa in superficie)
- Nessun cambiamento è stato rilevato dalle misurazioni dell’acqua.
Qualità dell’aria:
- Nella giornata di ieri l’inquinamento atmosferico è stato segnalato a Kópasker.
- Oggi sono attesi (Martedì) leggeri venti da sudovest. Le aree a nord-est del sito d’eruzione possono essere influenzate da inquinamento. L’aria è delimitata dal monte Herðubreið a nord e dal Monte Kárahnjukar a sud.
Istruzioni:
- Si consiglia alle persone che si sentono disagio di rimanere in casa, chiudere le finestre, e spegnere l’aria condizionata. Utilizzare i periodi di buona qualità dell’aria per ventilare la casa. Le misurazioni della qualità dell’aria possono essere trovate su una mappa dell’Agenzia per l’Ambiente. Il Met Office Islandese emetterà previsioni testuali e avvisi nell’intestazione del sito web se le condizioni peggiorassero.
Istruzioni dall’ufficio del capo epidemiologo e dall’Agenzia per l’ambiente possono essere trovate sui loro siti web www.ust.is e www.landlaeknir.is
- Il Met Office islandese leggerà le previsioni dei gas sulfurei durante le notizie meteorologiche alla radio nazionale ed alla TV.
- L’Agenzia per l’ambiente sta lavorando su come ottenere più strumenti di misura per monitorare meglio i gas provenienti dalla eruzione vulcanica.
- Tutte le domande in materia di inquinamento dell’aria possono essere inviate all’Agenzia per l’ambiente attraverso l’email gos@ust.is . L’Agenzia per l’ambiente è alla ricerca di informazioni da persone che sono state a contatto con alte concentrazioni di gas (Informazioni del tipo: dove si trovavano, a che ora è successo, come la nube di gas appariva (colore e spessore della nube) e come sono stati colpiti da essa). Nel prossimo futuro, ci sarà una pagina sul sito web dell’IMO per questo tipo di informazioni.
Tre scenari sono ancora considerati più probabili:
- La subsidenza della caldera del Bárðarbunga potrebbe fermarsi, e l’eruzione sull’Holuhraun diminuirebbe gradualmente.
- Potrebbe continuare a verificarsi una subsidenza della caldera su larga scala, con prolungamento o rafforzamento dell’eruzione sull’Holuhraun. In questa situazione, è probabile che la fessura eruttiva si allunghi verso sud, sotto il ghiacciaio Dyngjujökull, con conseguente jökulhlaup ed eruzione con produzione di cenere. E’ anche possibile che fessure eruttive potrebbero svilupparsi in un altro luogo sotto il ghiacciaio.
- Potrebbe continuare a verificarsi una subsidenza della caldera su larga scala, causando un’eruzione sul bordo della caldera. Tale eruzione potrebbe sciogliere grandi quantità di ghiaccio, portando ad un grosso jökulhlaup.
Non possono essere esclusi altri scenari.
AGGIORNAMENTO 29 DEL 15 SETTEMBRE (DAY 15)
16:55: La scossa che ha interessato in mattinata la caldera del Bardarbunga ha provocato un ulteriore drop (abbassamento) della Caldera di circa 45cm.
Nelle ultime 48 ore l’abbassamento totale è stimato di circa 2 metri.
16:54: Aggiornamento dal comitato consultivo della Protezione Civile Islandese (Ore 13:30 ITA)
Gli scienziati del Met Office islandese, dell’Istituto di Scienze della Terra, con i rappresentanti della Protezione Civile in Islanda hanno partecipato alla riunione del comitato consultivo scientifico della Protezione Civile Islandese. Inoltre era presente un rappresentante dell’ Agenzia per l’ambiente d’Islanda.
- L’attività eruttiva sull’Holuhraun e la subsidenza della caldera del Bárðarbunga continuano ad intensità simile a quella di ieri. Gli scienziati hanno dovuto lasciare la zona a causa delle cattive condizioni dell’aria. A causa di ciò non sono disponibili nuove informazioni sullo stato di avanzamento del flusso lavico.
- La subsidenza della caldera del Bárðarbunga continua. Secondo le misurazioni GPS la subsidenza al centro della caldera è di circa 50 cm nelle ultime 24 ore.
- L’attività sismica è simile a quella degli ultimi giorni. Il terremoto più forte di oggi ha raggiunto Magnitudo 5.0 (GFZ 5.5, USGS 5.3), è stato individuato oggi intorno alle 10:00 ITA, nella parte meridionale della caldera del Bárðarbunga. Altri quattro terremoti di magnitudo 3+ sono stati registrati dalla mezzanotte.
- Il monitoraggio GPS mostra movimenti crostali poco significativi a nord del Vatnajökull.
- Forte inquinamento dell’area è stato rilevato ieri nel Mývatn. Il picco più alto è stato misurato in 1.250 microgrammi di SO2 per metro cubo.
Tre scenari sono ancora considerati più probabili:
- La subsidenza della caldera del Bárðarbunga potrebbe fermarsi, e l’eruzione sull’Holuhraun diminuirebbe gradualmente.
- Potrebbe continuare a verificarsi una subsidenza della caldera su larga scala, con prolungamento o rafforzamento dell’eruzione sull’Holuhraun. In questa situazione, è probabile che la fessura eruttiva si allunghi verso sud, sotto il ghiacciaio Dyngjujökull, con conseguente jökulhlaup ed eruzione con produzione di cenere. E’ anche possibile che fessure eruttive potrebbero svilupparsi in un altro luogo sotto il ghiacciaio.
- Potrebbe continuare a verificarsi una subsidenza della caldera su larga scala, causando un’eruzione sul bordo della caldera. Tale eruzione potrebbe sciogliere grandi quantità di ghiaccio, portando ad un grosso jökulhlaup.
Non possono essere esclusi altri scenari.
AGGIORNAMENTO 28 DEL 14 SETTEMBRE (DAY 14)
16:55: Soluzione definitiva dell’IMO riporta M5.3 a 100 metri di profondità. Epicentro sul bordo settentrionale del Bardarbunga.
16:40: Alle 16:06 ITA è stata registrata una forte scossa, non vi sono ancora dati ufficiali riguardo l’epicentro e l’intensità da parte dell’IMO. Il sisma ha provocato un ulteriore abbassamento della caldera di circa 25cm (Dati dati GPS)
16:39: Aggiornamento dell’IMO delle ore 14:30 ITA
Gli scienziati del Met Office islandese, dell’Istituto di Scienze della Terra, con i rappresentanti della Protezione Civile in Islanda hanno partecipato alla riunione del comitato consultivo scientifico della Protezione Civile Islandese. Inoltre era presente un rappresentante dell’ Agenzia per l’ambiente d’Islanda.
Conclusioni del comitato consultivo della Protezione Civile:
- L’attività eruttiva sull’ Holuhraun continua a intensità simile a quella precedente. La lava scorre a ritmi più lenti di quelli di ieri. La lava si sta ora diffondendo più ai lati e l’attività è meno visibile dai crateri eruttivi.
- La subsidenza della caldera del Bárðarbunga continua ed ha raggiunto adesso i 23 metri.
- Gli scienziati che sorvolano la zona hanno visto nuove lingue di lava dirigersi dal flusso di lava principale verso est e ovest. La più grande di queste si estende verso est, per circa 300 m di larghezza e 2 km di lunghezza (alle ore 20:00 ITA di ieri). La nube eruttiva raggiunge i 4 km di altezza, ma diminuisce con la distanza dal sito di eruzione.
- L’attività sismica è simile a quella dei giorni scorsi, ma i terremoti stanno iniziando a calare di frequenza ed intensità. Oltre 60 terremoti sono stati rilevati a partire dalla mezzanotte. La maggior parte sono stati rilevati sulla caldera del Bárðarbunga e lungo l’intrusione sotto al ghiacciaio Dyngjujökull. Il più grande terremoto, di magnitudo 4,0, è stato individuato oggi intorno alle 09:00 ITA, nel bordo meridionale della caldera del Bárðarbunga. Altri tre terremoti di magnitudo 3+ sono stati rilevati oggi. Il monitoraggio GPS mostra una continua subsidenza della caldera del Bárðarbunga e movimenti crostali poco significativi a sud del Vatnajökull, intorno all’intrusione.
La qualità dell’aria nelle aree urbane ad est dell’Islanda:
- Alto inquinamento dell’aria è stato rilevato ieri nelle città di Egilsstadir e Reyðarfjörður. Le previsioni indicano che la nube di gas si dirigerà verso nord nelle prossime 24 ore. Alte concentrazioni di gas sulfurei sono previste a Mývatnssveit, Kelduhverfi, Tjörnes, Húsavík, Aðaldalur e Reykjahverfi.
Istruzioni:
- Si consiglia alle persone che si sentono disagio di rimanere in casa, chiudere le finestre, e spegnere l’aria condizionata. Utilizzare i periodi di buona qualità dell’aria per ventilare la casa. Le misurazioni della qualità dell’aria possono essere trovate su una mappa dell’Agenzia per l’Ambiente. Il Met Office Islandese emetterà previsioni testuali e avvisi nell’intestazione del sito web se le condizioni peggiorassero.
Istruzioni dall’ufficio del capo epidemiologo e dall’Agenzia per l’ambiente possono essere trovate sui loro siti web www.ust.is e www.landlaeknir.is
- Il Met Office islandese leggerà le previsioni dei gas sulfurei durante le notizie meteorologiche alla radio nazionale ed alla TV.
- L’Agenzia per l’ambiente sta lavorando su come ottenere più strumenti di misura per monitorare meglio i gas provenienti dalla eruzione vulcanica.
- Tutte le domande in materia di inquinamento dell’aria possono essere inviate all’Agenzia per l’ambiente attraverso l’email gos@ust.is . L’Agenzia per l’ambiente è alla ricerca di informazioni da persone che sono state a contatto con alte concentrazioni di gas (Informazioni del tipo: dove si trovavano, a che ora è successo, come la nube di gas appariva (colore e spessore della nube) e come sono stati colpiti da essa). Nel prossimo futuro, ci sarà una pagina sul sito web dell’IMO per questo tipo di informazioni.
La qualità dell’aria nel sito d’eruzione:
- Le emissioni di gas presso il sito d’eruzione rimangono alte. Poiché le concentrazioni di gas locali nel sito possono essere letali, le persone sul luogo dell’eruzione devono indossare maschere antigas e contatori del gas. Presso il sito d’eruzione, anomalie locali del vento possono verificarsi a causa della convezione termica dalla lava calda. Questo rende le condizioni sul posto estremamente pericolose in quanto i venti possono cambiare improvvisamente e imprevedibilmente. Gli scienziati del settore portano contatori del gas per la loro sicurezza.
Tre scenari sono ancora considerati più probabili:
- La subsidenza della caldera del Bárðarbunga potrebbe fermarsi, e l’eruzione sull’Holuhraun diminuirebbe gradualmente.
- Potrebbe continuare a verificarsi una subsidenza della caldera su larga scala, con prolungamento o rafforzamento dell’eruzione sull’Holuhraun. In questa situazione, è probabile che la fessura eruttiva si allunghi verso sud, sotto il ghiacciaio Dyngjujökull, con conseguente jökulhlaup ed eruzione con produzione di cenere. E’ anche possibile che fessure eruttive potrebbero svilupparsi in un altro luogo sotto il ghiacciaio.
- Potrebbe continuare a verificarsi una subsidenza della caldera su larga scala, causando un’eruzione sul bordo della caldera. Tale eruzione potrebbe sciogliere grandi quantità di ghiaccio, portando ad un grosso jökulhlaup.
Non possono essere esclusi altri scenari.AGGIORNAMENTO 27 DEL 13 SETTEMBRE (DAY 13) 23:11: Secondo gli scienziati l’attività vulcanica nell’Holuhraun è in leggero calo. E’ attivo solo il cratere centrale chiamato Baugur. (Maggiori informazioni sugli altri crateri qui: SPECIALE ERUZIONE BARDARBUNGA/HOLUHRAUN 2014)
Nella giornata di oggi sono stati rilevati circa 85 terremoti. 38 nella parte settentrionale dell’intrusione, 22 sulla Caldera del Bardarbunga, 19 Herðubreiðartögl e 6 in altre località. Il terremoto più forte è stato registrato alle ore 09:58 ITA, sul bordo settentrionale della Caldera del Bardarbunga. Dopo il sisma si è verificato un abbassamento della Caldera di 25cm, rilevato dalla stazione recentemente installata sulla cima del ghiacciaio che sovrasta il Vulcano (Vedi aggiornamento sotto).
21:18: Fantastico grafico in continuo aggiornamento, che mostra la variazione dell’altitudine della Caldera attraverso i dati provenienti da una stazione GPS recentemente installata sulla caldera del Bardarbunga:
19:40: Aggiornamento del Comitato scientifico della Protezione Civile delle ore 13:30 ITAGli scienziati del Met Office islandese, dell’Istituto di Scienze della Terra, con i rappresentanti della Protezione Civile in Islanda hanno partecipato alla riunione del comitato consultivo scientifico della Protezione Civile Islandese. Inoltre erano presenti rappresentanti dell’ Agenzia per l’ambiente d’Islanda e il capo epidemiologo della Direzione di Sanità.Conclusioni del comitato consultivo della Protezione Civile:
- L’attività eruttiva nell’Holuhraun e il cedimento della caldera del Bárðarbunga continuano ad intensità simile a quella dei giorni passati.
- La subsidenza della caldera del Bárðarbunga e l’attività sismica continuano con la stessa intensità degli ultimi giorni. La stazione GPS sulla cima del Bárðarbunga mostra un cedimento della caldera di circa mezzo metro nelle ultime 24 ore.
- L’eruzione vulcanica nell’ Holuhraun è ancora in corso con una forza simile agli ultimi giorni. Flussi di lava si dirigono a tassi simili a quelli di ieri, verso Oriente, attraverso il letto del fiume Jökulsá á Fjöllum.
- La lava emessa è stata misurata ieri pomeriggio e si attesta a 24,5 chilometri quadrati.
- Il volume accumulato della lava è ora stimato in almeno 200 milioni di metri cubi.
- La nube di gas dall’eruzione si dirige verso est. Alti livelli di SO2, biossido di zolfo, sono stati misurati a Reyðarfjörður la scorsa notte intorno alle ore 00:00 ITA. Il valore più elevato delle misure era poco meno di 4000 microgrammi per metro cubo. Si tratta dei valori massimi mai misurati in Islanda. Alti livelli, di 685 microgrammi per metro cubo, sono stati misurati anche a Egilsstadir.
- Sms di attenzione sono stati inviati tramite il sistema GSM a tutti i telefoni cellulari a Fjarðarbyggð.
La qualità dell’aria nelle aree urbane ad est dell’Islanda:
- Le previsioni indicano che alte concentrazioni di gas sulfurei possono essere previsti nella parte settentrionale dei fiordi orientali, a Fljótsdalur, Herad, Jökuldalur, e Langanes. La Previsione indica che la concentrazione può diventare più alta nella tarda giornata di oggi. L’Agenzia per l’ambiente istituirà nuove stazioni di monitoraggio ad Akureyri e nel sud dell’Islanda. Le condizioni geografiche devono essere considerate nella valutazione della qualità dell’aria.
Istruzioni:
- Si consiglia alle persone che si sentono disagio di rimanere in casa, chiudere le finestre, e spegnere l’aria condizionata. Utilizzare i periodi di buona qualità dell’aria per ventilare la casa. Le misurazioni della qualità dell’aria possono essere trovate su una mappa dell’Agenzia per l’Ambiente. Il Met Office Islandese emetterà previsioni testuali e avvisi nell’intestazione del sito web se le condizioni peggiorassero.
Altri consigli dall’Agenzia per l’ambiente possono essere trovati sul loro sito web.
- Il Met Office islandese leggerà le previsioni dei gas sulfurei durante le notizie meteorologiche alla radio nazionale ed alla TV.
- L’Agenzia per l’ambiente sta lavorando su come ottenere più strumenti di misura per monitorare meglio i gas provenienti dalla eruzione vulcanica.
La qualità dell’aria nel sito d’eruzione:
- Le emissioni di gas presso il sito d’eruzione rimangono alte. Poiché le concentrazioni di gas locali nel sito possono essere letali, le persone sul luogo dell’eruzione devono indossare maschere antigas e contatori del gas. Presso il sito d’eruzione, anomalie locali del vento possono verificarsi a causa della convezione termica dalla lava calda. Questo rende le condizioni sul posto estremamente pericolose in quanto i venti possono cambiare improvvisamente e imprevedibilmente. Gli scienziati del settore portano contatori del gas per la loro sicurezza.
- Il degassamento dalla eruzione vulcanica è ora stimato fino a 750 kg / sec.
Tre scenari sono ancora considerati più probabili:
- La subsidenza della caldera del Bárðarbunga potrebbe fermarsi, e l’eruzione sull’Holuhraun diminuirebbe gradualmente.
- Potrebbe continuare a verificarsi una subsidenza della caldera su larga scala, con prolungamento o rafforzamento dell’eruzione sull’Holuhraun. In questa situazione, è probabile che la fessura eruttiva si allunghi verso sud, sotto il ghiacciaio Dyngjujökull, con conseguente jökulhlaup ed eruzione con produzione di cenere. E’ anche possibile che fessure eruttive potrebbero svilupparsi in un altro luogo sotto il ghiacciaio.
- Potrebbe continuare a verificarsi una subsidenza della caldera su larga scala, causando un’eruzione sul bordo della caldera. Tale eruzione potrebbe sciogliere grandi quantità di ghiaccio, portando ad un grosso jökulhlaup.
Non possono essere esclusi altri scenari.15:08: Alle ore 09:58 ITA è stato registrato un sisma di M4.9 nella parte settentrionale della Caldera. La stessa zona è stata interessata da un sisma di M4.7 alle 01:58 ITA.14:42: Il cratere principale (Baugur, cratere centrale), ha raggiunto un’altezza di circa 70 metri. (Foto Università d’Islanda)
AGGIORNAMENTO 26 DEL 12 SETTEMBRE (DAY 12)22:49: La lava adesso si estende per oltre 25km2. La lava si dirige verso est, e parte della lava segue il corso del fiume Jokulsa A Fjollum.
19:43: 12 settembre 2014 13:30 ITA – Aggiornamento dal comitato consultivo scientifico
Gli scienziati del Met Office islandese, dell’Istituto di Scienze della Terra, con i rappresentanti della Protezione Civile in Islanda hanno partecipato alla riunione del comitato consultivo scientifico della Protezione Civile Islandese. Inoltre erano presenti rappresentanti dell’ Agenzia per l’ambiente d’Islanda e il capo epidemiologo della Direzione di Sanità.
Conclusioni del comitato consultivo della Protezione Civile:
- L’attività eruttiva nell’Holuhraun continua a intensità simile a quella dei giorni scorsi. I flussi di lava si mantengono a tassi simili a quelli di ieri. La lava scorre verso Oriente nel fiume Jökulsá á Fjöllum, restringendo leggermente il suo percorso. Nessuna attività esplosiva a causa dell’interazione tra lava e l’acqua del fiume è stata osservata, ma vi è intensa emissione di vapore.
- Gli scienziati che hanno sorvolato la zona del Bárðarbunga, ieri ,non ha riportato nuovi cambiamenti in superficie.
La qualità dell’aria nelle aree urbane ad est dell’Islanda:
- Le previsioni indicano che alte concentrazioni di gas sulfurei possono essere registrati nella parte settentrionale dei fiordi orientali, Fljótsdalur, Herad, Jökuldalur, e Vopnafjörður. La previsione indica che la concentrazione può diventare più alta in Herad nella tarda giornata di oggi. Alte concentrazioni potrebbero verificarsi in altre aree. L’Agenzia per l’ambiente istituirà nuove stazioni di monitoraggio in Akureyri e in Islanda del Sud oggi. Le condizioni geografiche devono essere considerate nella valutazione della qualità dell’aria. Si consiglia per le persone che si sentono disagio di rimanere in casa, chiudere le finestre e spegnere l’aria condizionata. Le misurazioni della qualità dell’aria possono essere trovate sulla pagina web loftgaedi.is . L’IMO pubblicherà nella sua pagina web degli avvertimenti , in caso di peggioramento delle condizioni.
Istruzioni dall’Ufficio del Capo Epidemiologo e dall’Agenzia per l’ambiente possono essere trovate sui loro siti web.
La qualità dell’aria nel sito d’eruzione:
- Le emissioni di gas presso il sito d’eruzione rimangono alte. Poiché le concentrazioni di gas locali possono essere letali, le persone sul luogo dell’eruzione devono indossare maschere antigas e contatori del gas. Presso il sito di eruzione, anomalie locali del vento possono verificarsi a causa della convezione termica dalla lava calda. Questo rende le condizioni sul posto estremamente pericolose in quanto i venti possono cambiare improvvisamente e imprevedibilmente. Gli scienziati del settore portano contatori del gas per la loro sicurezza.
—
- L’attività sismica nella caldera del Bárðarbunga rimane simile a quella degli ultimi giorni. Gli epicentri sono distribuiti lungo la ring-fault, nel bordo settentrionale e sud-orientale della Caldera. L’attività sismica lungo l’intrusione è diminuita. Più di 50 eventi sono stati rilevati a partire dalla mezzanotte. Il tremore a bassa frequenza è diminuito.
Osservazioni GPS:
- Vengono rilevati piccoli movimenti crostali lungo l’intrusione, che sostengono l’ipotesi che la quantità di magma che scorre nell’intrusione supera leggermente il flusso di magma espulso in superficie.
- Considerando il periodo di tempo dall’inizio dell’eruzione, movimenti lenti verso la caldera del Bárðarbunga indicano una continua subsidenza della caldera.
- Una nuova stazione GPS è stata installata sulla parte superiore del Bárðarbunga, ieri, per monitorare il cedimento della superficie della Caldera
Tre scenari sono ancora considerati più probabili:
- La subsidenza della caldera del Bárðarbunga potrebbe fermarsi, e l’eruzione sull’Holuhraun diminuirebbe gradualmente.
- Potrebbe continuare a verificarsi una subsidenza della caldera su larga scala, con prolungamento o rafforzamento dell’eruzione sull’Holuhraun. In questa situazione, è probabile che la fessura eruttiva si allunghi verso sud, sotto il ghiacciaio Dyngjujökull, con conseguente jökulhlaup ed eruzione con produzione di cenere. E’ anche possibile che fessure eruttive potrebbero svilupparsi in un altro luogo sotto il ghiacciaio.
- Potrebbe continuare a verificarsi una subsidenza della caldera su larga scala, causando un’eruzione sul bordo della caldera. Tale eruzione potrebbe sciogliere grandi quantità di ghiaccio, portando ad un grosso jökulhlaup.
Non possono essere esclusi altri scenari
AGGIORNAMENTO 25 DEL’11 SETTEMBRE (DAY 11)
15:25: Aggiornamento dell’IMO delle 13:45 ITA
11 settembre 2014 13:45 – Dal Comitato Consultivo Scientifico
Gli scienziati del Met Office islandese, dell’Istituto di Scienze della Terra, con i rappresentanti della Protezione Civile in Islanda hanno partecipato alla riunione del comitato consultivo scientifico della Protezione Civile Islandese. Inoltre erano presenti rappresentanti dell’ Agenzia per l’ambiente d’Islanda e il capo epidemiologo della Direzione di Sanità
Conclusioni del comitato consultivo:
- L’attività eruttiva sull’Holuhraun continua a intensità simile. Flussi di lava continuano a tassi simili a quelli di ieri. La lava scorre verso est, ma si allarga leggermente verso Nord. Il flusso principale segue il letto del fiume del Jökulsá á Fjöllum. Nessuna attività esplosiva a causa dell’interazione tra la lava e l’acqua del fiume è stato osservato, ma vi è notevole emissione di vapore.
La qualità dell’aria nelle aree urbane ad est dell’Islanda:
- Le previsioni indicano che alte concentrazioni di gas sulfurei possono essere rilevati nella parte settentrionale dei fiordi orientali, Fljótsdalur, Herad, Jökuldalur, e Vopnafjörður. Alte concentrazioni potrebbero verificarsi in altre aree. Per le persone che si sentono in disagio, si consiglia di rimanere in casa, chiudere le finestre e spegnere l’aria condizionata. Le misurazioni della qualità dell’aria possono essere trovati sulla pagina web “loftgaedi.is“. L’Ufficio Meteorologico emetterà avvisi se le condizioni cambieranno in peggio.
Istruzioni dall’ufficio del capo epidemiologo e dell’Agenzia possono essere trovati sui loro siti web.
La qualità dell’aria nel sito d’eruzione:
- Le emissioni di gas presso il sito d’eruzione rimangono alte. Poiché le concentrazioni di gas locali possono essere letali, le persone sul luogo dell’eruzione devono indossare maschere antigas e contatori del gas. Presso il sito di eruzione, anomalie locali del vento possono verificarsi a causa della convezione termica dalla lava calda. Questo rende le condizioni sul posto estremamente pericolose in quanto i venti possono cambiare improvvisamente e imprevedibilmente.
—
- L’attività sismica nella caldera del Bárðarbunga rimane simile a quella degli ultimi giorni. Gli epicentri sono distribuiti lungo la ring-fault della Caldera, nella parte settentrionale e sud-orientale. Un terremoto di M 5.3 si è verificato alle 02:07 ITA.
- L’attività sismica lungo l’intrusione è diminuita. Più di 30 eventi sono stati rilevati a partire dalla mezzanotte. Il tremore a bassa frequenza è simile a quanto osservato negli ultimi giorni.
- Le osservazioni GPS mostrano movimenti crostali poco significativi, che sostengono l’ipotesi che la quantità di magma che scorre nell’intrusione continua ad essere simile al magma eruttato in superficie. Considerando il periodo di tempo dall’inizio dell’eruzione, leggeri movimenti verso la caldera Bárðarbunga indicano una continua subsidenza della caldera.
Tre scenari sono ancora considerati più probabili:
- La subsidenza della caldera del Bárðarbunga potrebbe fermarsi, e l’eruzione sull’Holuhraun diminuirebbe gradualmente.
- Potrebbe continuare a verificarsi una subsidenza della caldera su larga scala, con prolungamento o rafforzamento dell’eruzione sull’Holuhraun. In questa situazione, è probabile che la fessura eruttiva si allunghi verso sud, sotto il ghiacciaio Dyngjujökull, con conseguente jökulhlaup ed eruzione con produzione di cenere. E’ anche possibile che fessure eruttive potrebbero svilupparsi in un altro luogo sotto il ghiacciaio.
- Potrebbe continuare a verificarsi una subsidenza della caldera su larga scala, causando un’eruzione sul bordo della caldera. Tale eruzione potrebbe sciogliere grandi quantità di ghiaccio, portando ad un grosso jökulhlaup.
Non si possono escludere altri scenari.
Dall’ Icelandic Met Office:
Il Colore d’allerta l’aviazione, per il Bárðarbunga rimane ‘arancione’, per l’Askja è stato cambiato in ‘verde’.
14:49: Dalla mezzanotte sono stati registrati circa 40 terremoti. Un terremoto di magnitudo 5.3 ha colpito la parte meridionale della Caldera alle 02:07 ITA. Un terremoto di M4.3 ha colpito la parte settentrionale della caldera alle 07:00 ITA.
14:45: Gli scienziati hanno confermato che la lava emessa è di tipo basaltico. Questo conferma che la lava non viene direttamente dal mantello ma dalla Camera Magmatica del Bardarbunga
AGGIORNAMENTO 24 DEL 10 SETTEMBRE (DAY 10)
16:00: Gli scienziati del Met Office islandese, dell’Istituto di Scienze della Terra, con i rappresentanti della Protezione Civile in Islanda hanno partecipato alla riunione del comitato consultivo scientifico della Protezione Civile Islandese. Inoltre erano presenti rappresentanti dell’ Agenzia per l’ambiente d’Islanda e il capo epidemiologo della Direzione di Sanità
Conclusioni del comitato consultivo:
- L’attività eruttiva sull’Holuhraun continua a intensità simile ai giorni scorsi. I flussi di lava si estendono verso est a tassi simili a quelli di ieri. La lava scorre anche nel letto del fiume Jökulsá á Fjöllum. Nessuna attività esplosiva a causa dell’interazione tra lava e l’acqua del fiume è stato osservato, ma vi è intensa emissione di vapore.
Qualità dell’aria nelle aree urbane nell’Est dell’Islanda:
- Le concentrazioni di SO2, paragonabili a quelle misurate negli ultimi giorni, potrebbero aumentare leggermente oggi nell’Islanda orientale a causa della direzione del vento. Sono in corso sforzi per aumentare il monitoraggio di gas nelle zone abitate. I dati provenienti dalle stazioni di monitoraggio di SO2 in Reyjahlíð, Egilsstaðir e Reyðarfjörður sono accessibili sul sito web dell’istituto. Istruzioni dall’ufficio del capo epidemiologo e dell’Agenzia possono essere trovati sui loro siti web.
Qualità dell’aria nel sito eruzione:
- Le emissioni di gas presso il sito d’eruzione rimangono alte. Poiché le concentrazioni di gas locali nel sito possono essere letali, le persone sul luogo dell’eruzione devono indossare maschere antigas e contatori del gas.
- Gli scienziati sul sito d’eruzione hanno dovuto lasciare la zona più volte a causa di concentrazioni di gas che avevano raggiunto livelli pericolosi a causa di improvvisi cambiamenti nelle condizioni di vento.
- Presso il sito d’eruzione, anomalie locali del vento possono verificarsi a causa della convezione termica dalla lava calda. Questo rende le condizioni sul posto estremamente pericolose in quanto i venti possono cambiare improvvisamente e imprevedibilmente.
- Circa 80 terremoti sono stati registrati a partire dalla mezzanotte. I due più grandi, di M 5.5 e M 4.9, si sono verificato sul bordo settentrionale della caldera del Bárðarbunga. Il tremore a bassa frequenza è simile a quello osservato negli ultimi giorni.
- Le osservazioni GPS mostrano movimenti crostali poco significativi, che sostengono l’ipotesi che la quantità di magma che scorre nell’intrusione continua ad essere simile al magma espulso in superficie.
Tre scenari sono ancora considerati più probabili:
- La subsidenza della caldera del Bárðarbunga potrebbe fermarsi, e l’eruzione sull’Holuhraun diminuirebbe gradualmente.
- Potrebbe continuare a verificarsi una subsidenza della caldera su larga scala, con prolungamento o rafforzamento dell’eruzione sull’Holuhraun. In questa situazione, è probabile che la fessura eruttiva si allunghi verso sud, sotto il ghiacciaio Dyngjujökull, con conseguente jökulhlaup ed eruzione con produzione di cenere. E’ anche possibile che fessure eruttive potrebbero svilupparsi in un altro luogo sotto il ghiacciaio.
- Potrebbe continuare a verificarsi una subsidenza della caldera su larga scala, causando un’eruzione sul bordo della caldera. Tale eruzione potrebbe sciogliere grandi quantità di ghiaccio, portando ad un grosso jökulhlaup.
Non si possono escludere altri scenari.
12:15: Secondo gli scienziati si sono verificate in tutto 7 eruzioni. 3 sull’Holuhraun, 3 sotto il ghiacciaio del Dyngjujokull, ed una a sud del Bardarbunga. Solo un’eruzione, sull’Holuhraun è ancora in atto in modo stabile e continuo.
11:58: Avanzamento del fronte lavico alla giornata di ieri. La lava si estende adesso per 16km di lunghezza ed un’area di circa 20 km quadrati.
12:15: Secondo gli scienziati si sono verificate in tutto 7 eruzioni. 3 sull’Holuhraun, 3 sotto il ghiacciaio del Dyngjujokull, ed una a sud del Bardarbunga. Solo un’eruzione, sull’Holuhraun è ancora in atto in modo stabile e continuo.
11:58: Avanzamento del fronte lavico alla giornata di ieri. La lava si estende adesso per 16km di lunghezza ed un’area di circa 20 km quadrati.
11:38: Alle ore 07:28 ITA un’ennesima forte scossa di M5.5 ha interessato la parte settentrionale della Caldera del Bardarbunga. Gli scienziati prendono molto in considerazione una possibile eruzione causata da questa subsidenza, che ha superato abbondantemente i 20 metri.
04:17: La foto mostra i cambiamenti dell’altitudine della caldera del Bardarbunga misurati il 5 e l’8 Settembre. Nei prossimi giorni verranno studiati meglio metodi per la mitigazione del rischio in caso di eruzione del Bardarbunga, scenario che viene seriamente preso in considerazione.
AGGIORNAMENTO 23 DEL 9 SETTEMBRE (DAY 9, ERUZIONE IN PIENA ATTIVITA’, TERZO CALDERONE SUL DYNGJUJOKULL)
14:17: E’ stato scoperto un terzo calderone sul ghiacciaio del Dyngjujokull, in linea con l’intusione di magma che alimenta le fessure dell’Holuhraun. E’ stato scoperto Domenica durante un volo di sorveglianza, ma la grandezza non è ancora stata stimata. Gli altri due calderoni si trovano uno a 6km (35 metri di profondità, in aumento), e l’altro a 10km dal margine del ghiacciaio. La loro formazione è dovuta a piccole e brevi eruzioni subglaciali, talmente piccole da non far rilevare alcun cambiamento dovuto a scioglimento del ghiaccio, nei parametri del fiume Jokulsa A Fjollum.
14:16: Ieri gli scienziati, per la prima volta, hanno assistito a caduta di tefrite, 7 km a nord est delle fessure dell’Holuhraun. Si tratta di un clasto di pomice lungo 4cm.
14:15: Nella notte una scossa di magnitudo 5.2 è stata registrata sul bordo settentrionale della Caldera.
AGGIORNAMENTO 22 DELL’ 8 SETTEMBRE (DAY 8, ERUZIONE IN PIENA ATTIVITA’
20:25: Alle ore 19:53 ITA una scossa di M4.3 ha interessato la caldera.
19:15: Da venerdi sulla Caldera del Bardarbunga, la deflazione è aumentata di 3 metri (80-90 centimetri al giorno).
La deflazione adesso ha raggiunto una profondità di circa 18 metri.
19:11 (Aggiornato alle ore 19:25): Circa 40 minuti fa (18:27 ITA) una scossa di magnitudo 4.6 4.5 ha colpito l’intrusione di magma. E’ la più forte scossa non causata dalla deflazione della Caldera dall’inizio della sequenza.
19:10: AGGIORNAMENTO DALL’IMO DELLE 15:20 ITA
Gli scienziati del Met Office islandese, dell’Istituto di Scienze della Terra, con i rappresentanti della Protezione Civile in Islanda hanno partecipato alla riunione del comitato consultivo scientifico della Protezione Civile Islandese. Inoltre erano presenti rappresentanti dell’ Agenzia per l’ambiente d’Islanda e il capo epidemiologo della Direzione di Sanità
Conclusioni del comitato consultivo:
- L’attività eruttiva a Holuhraun continua a intensità simile.
- I siti eruzione sono gli stessi di prima. Flussi di lava sono visibili ad Est a tassi simili a quelli di ieri. Anche se la lava è ora in contatto con il fiume Jökulsá á Fjöllum, la portata di lava non si riduce in modo significativo. Nessuna attività esplosiva a causa dell’interazione tra lava e l’acqua del fiume è stato osservata, ma si verifica un’innalzamento di vapore dalla lava. L’estensione della lava è ora di circa 19 km quadrati.
- Nessuna attività è stata rilevata dalla fessura meridionale, anche se piccole quantità di gas e vapore sono in aumento.
La qualità dell’aria nelle aree urbane nell’Islanda Orientale:
- Le concentrazioni di SO2 misurate in Reyðarfjörður, suggeriscono che le persone con problemi respiratori potrebbero essere colpite da disagi, mentre gli altri non dovrebbero provare alcun disagio significativo.
- Gli sforzi per aumentare il monitoraggio dei gas in zone abitate sono in corso, da “The Environment Agency of Iceland”.
- Se l’attività eruttiva continua a tassi simili, la qualità dell’aria nella parte orientale dell’Islanda, rimarrà simile.
La qualità dell’aria nel sito eruzione:
- Le emissioni di gas presso il sito d’eruzione rimangono alte. Poiché le concentrazioni di gas locali nel sito possono essere letali, le persone sul luogo dell’eruzione devono indossare maschere antigas e contatori del gas.
- Uno scienziato sul posto, ha dovuto lasciare la zona a causa delle concentrazioni di gas, che avevano raggiunto livelli pericolosi a causa di improvvisi cambiamenti nelle condizioni di vento.
- Presso il sito d’eruzione anomalie locali del vento possono verificarsi a causa di convezione termica dalla lava calda. Questo rende le condizioni sul posto estremamente pericolose in quanto i venti possono cambiare improvvisamente e imprevedibilmente.
- La sismicità si è ridotta da ieri. Circa 80 terremoti sono stati registrati a partire dalla mezzanotte. Intorno 07:20 UTC, un terremoto di magnitudo 4,7 si è verificato nella parte meridionale della caldera del Bárðarbunga. Un terremoto di magnitudo 5.0 ha interessato la parte nord della caldera alle ore Poco intenso ma continuo tremore a bassa frequenza è stato osservato negli ultimi giorni.
- Le osservazioni GPS mostrano movimenti crostali poco significativi, che sostengono l’ipotesi che la quantità di magma che scorre nell’intrusione continua ad essere simile al magma eruttato in superficie.
Quattro scenari sono ancora probabili:
- La migrazione del magma potrebbe fermarsi, con conseguente progressiva riduzione dell’attività sismica e di ulteriori eruzioni.
- L’intrusione potrebbe raggiungere la superficie terrestre causando un’altra eruzione, possibilmente su una nuova fessura. Non è possibile escludere un flusso di lava e (o) attività esplosiva.
- L’intrusione potrebbe raggiungere la superficie e un’altra eruzione potrebbe verificare in una fessura localizzata in parte o del tutto sotto il ghiacciaio Dyngjujökull. Questo molto probabilmente produrrà un alluvione nel Jökulsá á Fjöllum ed attività esplosiva, forse con attività produttrice di cenere.
- Un’eruzione nella caldera del Bárðarbunga. L’eruzione potrebbe causare un diluvio sed eventualmente attività esplosiva, con attività produttrice di cenere. In caso di un’eruzione subglaciale, è più probabile che le inondazioni inciderebbero sul fiume Jökulsá á Fjöllum. Tuttavia non è possibile escludere i seguenti percorsi di inondazione: Skjálfandafljót, Kaldakvísl, Skaftá e Grimsvotn.
Non possono essere esclusi altri scenari.
17:55: In questa mappa sono mostrati gli spostamenti totali rilevati in 3 settimane dalle stazioni GPS installate sul Bardarbunga.
Le stazioni in blu mostrano un movimento di “allargamento” del terreno dovuto alla formazione dell’intrusione e delle fessure eruttive.
Le stazioni in rosso invece mostrano lo spostamento del terreno verso il centro della Caldera del Bardarbunga, dovuto alla subsidenza (deflazione) di 15 metri, recentemente registrata.
17:19 (Aggiornato alle 17:57): La lava adesso si estende per 19 km quadrati. Non è ancora rilevata attività esplosiva causata dall’interazione tra la lava e le acque del fiume Jokulsa A Fjollum. La lava ha una velocità di circa 100 metri orari
01:42: ERUZIONI ISLANDESI A CONFRONTO
Per fare ben capire l’enorme quantità di lava emessa durante l’eruzione del Laki del 1783, in confronto alla quantità di lava finora emessa nell’Holuhraun, ho creato due distinti poligoni delle rispettive estensioni in km2 della lava, sovrapposta alla Pianura Campana
PS: E’ inutile dirlo, ma chiarisco per evitare ogni equivoco: l’immagine non è scientificamente valida, è solo per paragone più “giornalistico” che altro.
01:01: Queste foto mostrano il momento dell’interazione tra la lava e le acque del fiume Jökulsá á Fjöllum. E’ stata rilevata una notevole emissione di vapore. Non è stata rilevata attività esplosiva.
00:54: Interessanti sezioni latitudinali della caldera del Bardarbunga pubblicate dal RUV:
Nel primo schema il colore azzurro indica l’altitudine del ghiaccio sovrastante la caldera nel 2011. La linea nera mostra invece l’altitudine misurata il 5 Settembre 2014.
Il secondo schema mostra uno “zoom” della caldera. La linea nera indica la differenza di altitudine rilevata il 5 Settembre 2014 rispetto al 2011.
Il terzo schema indica invece la superficie del ghiacciaio (in azzurro) rispetto alla crosta terrestre (colorata in marrone)
00:49: Ad oggi sono maggiormente attivi i crateri di Norðri, Baugur. Il cratere di Sud non è in eruzione da un pò di tempo. Continua l’attività (A livelli parecchio minori rispetto ai crateri settentrionali) nella nuova fessura attivatasi il 5 Settembre.
00:46: Livelli di SO2 più alti della norma (1.000 μg / m3) sono stati misurati in località del NE dell’Islanda a causa dell’eruzione nell’Holuhraun
00:45: Nel Nord Est dell’Islanda sono stati registrati i più alti livelli di inquinamento dell’area. L’equivalente di una città industrializzata.
00:35: Gli scienziati hanno dato dei nomi ai tre crateri principali nella parte settentrionale dell’Holuhraun: Norðri, Baugur, e Suðri
AGGIORNAMENTO 21 DEL 7 SETTEMBRE (DAY 7, ERUZIONE IN PIENA ATTIVITA’, FIUME JOKULSA A FJOLLUM MOLTO VICINO AL FRONTE LAVICO )
17:13: E’ stata tolta la restrizione all’Holuhraun per gli scienziati e i giornalisti, che necessitavano di permessi speciali per accederne. Il traffico al pubblico è comunque tuttora vietato.
16:48: Splendida immagine di un dust devil sul sito d’eruzione dell’ Holuhraun (Credit: Nicarnica Aviation ):
16:30: Aggiornamento dell’IMO delle 15:00 ITA
- L’attività eruttiva dell’Holuhraun non è diminuita. Il flusso di magma si attesta tra 100 e 200 m3 /s. La lava si estende di circa 1 km aò giorno e la zona coperta dalla lava, ieri pomeriggio era di circa 16 km2. I siti d’eruzione sono gli stessi di prima. L’intensità eruttiva sulla fessura a sud che si è aperta il Venerdì è molto minore che sulla fessura nord che è attiva fin dall’inizio dell’eruzione.
- La lingua di lava si estende ora 11 km verso nord e ha raggiunto il ramo principale occidentale del fiume Jökulsá á Fjöllum. Tuttavia, nessuna attività esplosiva a causa dell’interazione tra lava e acqua del fiume è stata osservata, ma si sta verificando emissione di vapore. Una nuvola bianca si alza per 3-4 km d’altitudine dal sito d’eruzione ed è diretta a nord e nord-est.
- La sismicità dell’area è simile a ieri. Circa 140 terremoti sono stati registrati a partire dalla mezzanotte. Alle 3:30 (5:30 ITA) di questa mattina, un terremoto di magnitudo 4.6 si è verificato sul bordo della caldera del Bárðarbunga. Poco dopo le 7:00 (9:00 ITA), un terremoto di magnitudo 5.4 è avvenuto nella parte meridionale della Caldera, uno dei più grandi terremoti registrati a partire dall’inizio della presente attività. La quantità del flusso di magma nell’intrusione sembra essere simile al magma in eruzione dalle fessure.
13:03: La lava ha appena raggiunto il fiume Jokulsa A Fjollum. Sarà interessante vederne l’evoluzione.
13:00: Alle ore 09:08 una forte scossa di M5.7 è stata registrata nella parte meridionale della Caldera. Si tratta della seconda più forte scossa dello sciame. Sono stati rilevati altri 70 terremoti dalla mezzanotte.
02:42: Estensione a fine giornata del fronte lavico. In rosso la lava emessa dall’inizio dell’eruzione, in giallo la lava emessa nella giornata di oggi. Domani con molta probabilità raggiungerà il Jokulsa A Fjollum.
00:21: Foto scattate dal Landsat 8 alle 14:28 ITA di Ieri
AGGIORNAMENTO 20 DEL 6 SETTEMBRE (DAY 7, CALDERA IN LOWERING DI 15 METRI, ERUZIONE ANCORA IN ATTO)
22:10: Foto del Graben affiancata ad un semplice schema tettonico per fare ben capire come si è formato:
20:08: Immagine della variazione dell’altitudine del terreno pubblicata dall’Istituto di Scienze della Terra dell’Università d’Islanda. In rosso il lowering della Caldera.
19:07: Grafico del tremore sismico con una scala migliorata. Adesso sono ben leggibili i picchi del tremore armonico. (IMO)
18:43: Immagine della distanza tra l’ultimo rilevamento del fronte magmatico (Freccia bianca) dal Modis e il fiume Jökulsá á Fjöllum. In giallo il fronte delle 14:00 ITA.
17:18: La lava si estende ad un ritmo di circa 40 metri all’ora. In meno di 24 ore, se il ritmo non scenderà, raggiungerà il fiume Jökulsá á Fjöllum. (RUV) L’interazione tra acqua e magma potrebbe provocare attività esplosiva freatomagmatica e possibilmente formazione di pseudocrateri (Università d’Islanda su Twitter).
16:50: Aggiornamento riassuntivo dell’IMO delle 14:00 ITA:
Gli scienziati del Met Office islandese, dell’Istituto di Scienze della Terra, con i rappresentanti della Protezione Civile in Islanda hanno partecipato alla riunione del comitato consultivo scientifico della Protezione Civile Islandese
Conclusioni del comitato consultivo:
- Nel volo di sorveglianza di ieri sono state misuraste le variazione della superficie del ghiaccio che sovrasta la Caldera del Bardarbunga, con il sistema radar del velivolo ISAVIA. Le misurazioni mostrano ampie variazioni della superficie del ghiaccio. Al centro della caldera si è verificata una subsidenza con valori fino a 15 m, che corrispondono ad una variazione di volume pari 0,25 km³. La forma dell’area di subsidenza è in accordo con l’elevazione della superficie della caldera.
- Una subsidenza di questo ordine non è stata osservata in Islanda dal momento che le misurazioni dei movimenti crostali sono iniziate intorno alla metà del secolo scorso.
- Non sono osservati segni di eruzione o di maggiore attività geotermica nella caldera del Bárðarbunga.
- Il volume della subsidenza sul Bárðarbunga è una considerevole porzione del volume totale di magma presente nell’intrusione (dell’Holoraun e del Dyngujökull, ndr)
- La spiegazione più probabile è che la subsidenza è legata alla recente forte attività sismica, e al movimento nel sottosuolo del flusso di magma verso nord-est (Fessure d’eruzione attuali, ndr).
- Nel volo di sorveglianza di ieri è stata osservata un’ampia depressione sulla superficie del ghiacciaio Dyngujökull, a 10 km dal bordo del ghiacciaio. Un’altra depressione a 6 km dal limite del ghiacciaio (osservata già nei giorni scorsi) è aumentata di profondità e raggiunge adesso i 35 metri di profondità.
- È probabile che queste depressioni siano segni di piccole e brevi eruzioni subglaciali.
- L’attività eruttiva dell’ Holuhraun prosegue alla stessa intensità di ieri.
- Due fessure eruttive sono attive. L’attività principale avviene sulla fessura attiva dall’inizio dell’eruzione. La fessura che si è aperta ieri mattina è ancora attiva.
- La lava si estende ora a 10 km verso ENE ed ha poco meno di un km per raggiungere il fiume Jökulsá á Fjöllum.
- L’attività sismica è diminuita da ieri. Circa 90 terremoti sono stati rilevati a partire dalla mezzanotte. Un terremoto di magnitudo 5 è stato registrato nella parte nord della caldera del Bárðarbunga, alle 05:40 UTC (07:40 ITA). 14 terremoti di magnitudo superiore a 5 sono stati localizzati dal 16 di agosto.
- Le variazioni di deformazione da ieri, misurate con il GPS a nord del Vatnajökull sono piccole.
Quattro scenari sono ancora probabili:
- La migrazione del magma potrebbe fermarsi, con conseguente progressiva riduzione dell’attività sismica e di ulteriori eruzioni.
- L’intrusione potrebbe raggiungere la superficie terrestre causando un’altra eruzione, possibilmente su una nuova fessura. Non è possibile escludere un flusso di lava e (o) attività esplosiva.
- L’intrusione potrebbe raggiungere la superficie e un’altra eruzione potrebbe verificare in una fessura localizzata in parte o del tutto sotto il ghiacciaio Dyngjujökull. Questo molto probabilmente produrrà un alluvione nel Jökulsá á Fjöllum ed attività esplosiva, forse con attività produttrice di cenere.
- Un’eruzione nella caldera del Bárðarbunga. L’eruzione potrebbe causare un diluvio sed eventualmente attività esplosiva, con attività produttrice di cenere. In caso di un’eruzione subglaciale, è più probabile che le inondazioni inciderebbero sul fiume Jökulsá á Fjöllum. Tuttavia non è possibile escludere i seguenti percorsi di inondazione: Skjálfandafljót, Kaldakvísl, Skaftá e Grimsvotn.
Non possono essere esclusi altri scenari.
16:01: Espansione del fronte lavico aggiornato alle 14:00 ITA di oggi (A cura del Comitato Scientifico della Protezione Civile Islandese)
15:48: Nuove foto del graben in formazione tra il Dyngjujokull e l’Holoraun
15:34: E’ STATO REGISTRATO UN LOWERING DELLA CALDERA DEL BARDARBUNGA DI 15 METRI. SI TRATTA DELLLA PIU’ GRANDE DEFLAZIONE MAI MISURATA IN ISLANDA. SI PENSA CHE LA CAUSA SIA IL MOVIMENTO DEL MAGMA DALLA CAMERA MAGMATICA ALLE FESSURE DELL’HOLORAUN E DEL DYNGJUJOKULL. E’ UN CAMBIAMENTO DI VOLUME PARI A 0.25KM3
Solo nel 1875 è stato registrato un abbassamento di oltre 300 metri a seguito di una tremenda eruzione dell’Askja, dando origine al lago Öskjuvatn, o Lago dell’Askja. Le cause sono comunque diverse.
15:30: Durante i voli effettuati ieri è stata scoperta una piccola fessura sul ghiacciaio (circa 10 km verso l’Interno), probabilmente causata da una breve eruzione subglaciale. Oggi è stata scoperta un’altra fessura sullo stesso ghiacciaio, il Dyngjujokull, circa 6 km verso l’interno, con una profondità di 35 metri. Si pensa che anche questa seconda fessura si sia formata a seguito di una breve eruzione subglaciale. E’ possibile che si siano formate nel periodo di forte aumento del tremore armonico, che fino ad oggi non si era spiegato.
15:26: Questa mattina alle ore 07:40 ITA una scossa di magnitudo 5.0 ha colpito la parte settentrionale della Caldera. In generale, sono state registrate solo 70 scosse circa.
03:10: Senza dubbio una delle immagini più interessanti dall’inizio dei fatti:
Mappa pubblicata dal Professore di Fisica dei Minerali dell’Università di Cambridge, Simon Redfern, che descrive gli intervalli di tempo (in ore) e le zone probabilmente interessate da un Jökulhlaup (Alluvione), in caso di grossa eruzione subglaciale sotto al ghiacciaio.
03:05: Maggiori composizioni di elementi presenti nella lava eruttata nella seconda fase dell’eruzione dell’Holuraun (Quella in atto, ndr)
00:30: Nella foto che segue è rappresentato il fronte giornaliero raggiunto oggi dalla fessura a nord. In triangolo rosso rappresenta le due nuove fessure a sud, dove non è ancora stata calcolata la quantità di magma tuttora emessa. La quantità è comunque molto minore rispetto alle più vecchie fessure.
AGGIORNAMENTO 19 DEL 5 SETTEMBRE (DAY 6, ERUZIONE FESSURALE ANCORA IN ATTO)
23:14: Intanto arrivano notizie di alcune persone arrestate per essere entrate nell’area ristretta senza autorizzazione.. La prendono seriamente gli islandesi!
20:43 (Aggiornato alle 22:27): Nuove foto aeree dei calderone sul ghiacciaio Dyngjujökull
17:52: Aggiunta nell’aggiornamento delle 16:18 una nuova foto, scattata oggi, del calderone presente sul ghiacciaio Dyngjujökull
17:49: Gif animata della dispersione nell’atmosfera di Anidrite solforosa dal sito d’eruzione (ESA):
17:43: Nuove foto dal satellite Terra del sistema MODIS (EOSDIS Worldview) di pochi minuti fa
16:20: Mappa dei fronti lavici giornalieri e della localizzazione delle nuove fessure a sud.
16:19: Nuove foto e mappe delle due nuove fessure:
16:18: Foto radar del calderone formatosi sul ghiacciaio Dyngjujökull l’1 Settembre. Dall’aggiornamento dell’IMO, pubblicato sotto, si rileva un aumento della profondità nella giornata di oggi.
15:38: Aggiornamento dall’IMO delle 14:20
Gli scienziati del Met Office islandese, dell’Istituto di Scienze della Terra, con i rappresentanti della Protezione Civile in Islanda hanno partecipato alla riunione del comitato consultivo scientifico della Protezione Civile Islandese
Conclusioni del comitato consultivo:
- Verso le 07:00 UTC (09:00 ITA) di questa mattina, RUV ha riferito che nuove fessure eruttive si erano aperte a sud dell’eruzione in corso.
- Alle 8:30, un volo di sorveglianza con gli scienziati dell’IMO e dell’Università d’Islanda ha osservato quanto segue:
- Due nuove fessure eruttive si sono formate a sud del sito d’eruzione precedente nell’ Holuhraun, in un graben, che si era formato sopra l’intrusione, a circa 2 km a nord dal ghiacciaio Dyngjujökull. (Vedi aggiornamento delle 19:29 del 3 Settembre)
- Le fontane di fuoco eruttive delle nuove fessure sono sostanzialmente inferiori rispetto a quelle della fessura più vecchia. Vapore e gas si propagano in direzione sud est dalla fessura.
- Il calderone sul ghiacciaio Dyngjujökull sembra essere cresciuto in profondità dopo l’ultima osservazione.
- Nessuna modifica è visibile sulla caldera del Bárðarbunga.
- Notevoli quantità di SO2 sono ancora rilasciati in atmosfera con l’eruzione.
- Le misure di conducibilità mostrano un leggero aumento della conducibilità nel fiume Jökulsá á Fjöllum.
- Del tremore vulcanico è stato rilevato sui sismometri poco dopo le 03:00 UTC (05:00 ITA) di questa notte. Esso è diminuito circa alle 6:00 UTC (08:00 ITA) di questa mattina.
- E’ Notevole l’attività nella fessura nord (fessura 1). L’altezza della nube di vapore è di circa 15.000 metri.
- Non ci sono indicazioni che l’eruzione sull’Holuhraun sia in declino. La lava dalla fessura 1 continua a fluire verso est-nord-est ed è cresciuta rispetto a ieri.
- La Sismicità nella zona è simile all’attività di ieri. Circa 170 terremoti sono stati rilevati a partire dalla mezzanotte. Due terremoti di magnitudo 4,4 e 5,3 sono stati rilevati nella regione della caldera Bárðarbunga intorno alle 2 ITA (Vedi aggiornamento ore 12:23)
- Gli spostamenti GPS continuano a diminuire e sono ora entro i limiti di incertezza.
Quattro scenari sono ancora probabili:
- La migrazione del magma potrebbe fermarsi, con conseguente progressiva riduzione dell’attività sismica e di ulteriori eruzioni.
- L’intrusione potrebbe raggiungere la superficie terrestre causando un’altra eruzione, possibilmente su una nuova fessura. Non è possibile escludere un flusso di lava e (o) attività esplosiva.
- L’intrusione potrebbe raggiungere la superficie e un’altra eruzione potrebbe verificare in una fessura localizzata in parte o del tutto sotto il ghiacciaio Dyngjujökull. Questo molto probabilmente produrrà un alluvione nel Jökulsá á Fjöllum ed attività esplosiva, forse con attività produttrice di cenere.
- Un’eruzione nella caldera del Bárðarbunga. L’eruzione potrebbe causare un diluvio sed eventualmente attività esplosiva, con attività produttrice di cenere. In caso di un’eruzione subglaciale, è più probabile che le inondazioni inciderebbero sul fiume Jökulsá á Fjöllum. Tuttavia non è possibile escludere i seguenti percorsi di inondazione: Skjálfandafljót, Kaldakvísl, Skaftá e Grimsvotn.
Non possono essere esclusi altri scenari.
13:23: Foto complessiva delle fessure eruttive
12:51: Arrivano le prime informazioni e foto dal campo lavico. Sembra che le fessure siano due, e si trovino a 1.5km a sud della già esistente, e a 2km a nord del ghiacciaio, dove si era formato nei giorni scorsi un graben (Vedi aggiornamento delle 19:29 del 3 Settembre)
12:35: L’AREA E’ STATA NUOVAMENTE EVACUATA A CAUSA DEI RISCHI DELLA VICINANZA DELLA NUOVA FESSURA AL GHIACCIAIO
12:24: Aggiornamento delle 10:00 della Protezione Civile Islandese
Questa mattina giornalisti del RUV (Icelandic National Broadcasting Service), che stavano sorvolando il sito d’eruzione dell’ Holuhraun, hanno visto che una nuova fessura a sud della già in attività, si è formata durante la notte. La nuova fessura è più vicina al ghiacciaio Dyngjujökull. Scienziati e rappresentanti della Protezione Civile stanno ora sorvolando la zona per raccogliere dati sulla nuova fessura.
Il commissario distrettuale di Husavik ha deciso di limitare ulteriormente l’accesso al sito d’ eruzione a nord ovest del ghiacciaio Vatnajökull , a causa di nuove tensioni sul sito d’eruzione dell’Holuhraun. I media e gli scienziati hanno avuto un accesso limitato con autorizzazioni speciali per l’area, soggetta a determinati termini e condizioni. Mentre questa incertezza rimane, non sarà permesso a nessuno di entrare nella zona chiusa. Sono state chiuse diverse strade dell’area. (ndr)
Questa decisione sarà riesaminata alla luce delle nuove informazioni.
Il commissario distrettuale di Husavik
Commissario Nazionale del Dipartimento di Polizia di Protezione Civile Islandese e della Gestione delle Emergenze.
12:23: Nella notte è stato registrato, alle ore 03:19 ITA, un terrremoto di M5.2 sulla parte settentrionale della Caldera.
04:23: Questo è un paragone (basato sulle ultime stime dell’Università d’Islanda che danno una superficie di 12km quadrati coperti dalla lava), per capire quanto è estesa l’area dell’eruzione in atto sul Bardarbunga. Vi assicuro che è davvero tanto!
04:20: E’ stata registrata alle 03:19 circa, una scossa di magnitudo compresa tra 5 e 5.3. Non vi è ancora un dato ufficiale dall’IMO. Aggiornamenti in mattinata.
AGGIORNAMENTO 18 DEL 4 SETTEMBRE (DAY 5, ERUZIONE FESSURALE ANCORA IN ATTO, POSSIBILE ERUZIONE SUBGLACIALE)
AGGIORNAMENTO 18 DEL 4 SETTEMBRE (DAY 5, ERUZIONE FESSURALE ANCORA IN ATTO, POSSIBILE ERUZIONE SUBGLACIALE)
23:50: Aggiornamento riassuntivo delle 14:20 ITA dell’IMO con aggiornamenti delle serata
Gli scienziati del Met Office islandese, dell’Istituto di Scienze della Terra, con i rappresentanti della Protezione Civile in Islanda hanno partecipato alla riunione del comitato consultivo scientifico della Protezione Civile Islandese
Conclusioni del comitato consultivo:
- L’intensità dell’eruzione in corso in Holuhraun non è in declino. La lava scorre verso ENE ed si è estesa notevolmente da ieri.
Questa mattina, una stima preliminare dell’ ampliamento del campo lavico propone una quantità di lava di circa 10,8 km2. (In serata è stata portata a 12km quadrati, vedi aggiornamento delle 20:36, NDR) - L’attività sismica viene ancora rilevata nella parte settentrionale dell’ intrsione, lungo il sito di eruzione e si estende a sud sotto il ghiacciaio Dyngjujökull. I tassi degli eventi sono inferiori nei giorni scorsi, 180 terremoti sono stati rilevati a partire dalla mezzanotte fino alle 14:00 ITA. Quattro eventi di M4 sono stati rilevati sulla caldera del Bárðarbunga, il più grande (M4.8) si è verificato alle 05:09 ITA(Vedi aggiornamento 14:17).
- Il tremore a bassa frequenza visto ieri è scomparso in nottata, ma è iniziato di nuovo questa mattina, in maniera meno intensa rispetto a ieri. La sorgente del tremore non è certa, tuttavia, una possibile spiegazione potrebbe essere l’interazione del magma con acqua, anche se questa interpretazione non è attualmente stata confermata da altre osservazioni.
- Non ci sono segni di un’eruzione subglaciale sotto il ghiacciaio Dyngjujökull. Nessun cambiamento evidente come un aumento del flusso di acqua o la presenza di calderoni sulla superficie del ghiacciaio sono stati osservati dagli scienziati a bordo dell’aereo della Guardia Costiera “TF-SIF”, ieri. La quantità d’acqua e la conducibilità elettrica del fiume Jökulsá á Fjöllum non mostra cambiamenti insoliti.
- Le serie temporali GPS indicano un tasso di deformazione più lento nelle ultime 24 ore. Il modello di deformazione attuale a nord del Vatnajökull suggerisce tuttora un aumento del volume dell’intrusione. Nessun segno significativo di deformazione è al momento osservato intorno alla caldera del Bárðarbunga.
- Non ci sono state osservazioni di caduta di cenere dal sito d’eruzione. La produzione di polvere è trascurabile.
- Continuano le emissioni di biossido di zolfo (o anidrite solforosa). Al momento poco vento è presente nella zona. Sulla base delle immagini radar della nube eruttiva (composto di vapore e gas vulcanici), oggi non è si è verificato un grande spostamento, ma è rimasta in gran parte concentrata attorno al sito d’ eruzione. Stazioni di misurazione dell’anidrite solforosa, più lontane dal sito d’eruzione stanno mostrando una concentrazione al di sotto delle soglie di salute e sicurezza. Da questa mattina, la nube ha raggiunto i 6 km di altitudine. La nube vulcanica si dirigerà verso sud nelle prossime ore a causa della rotazione del vento.
Quattro scenari sono probabili:
- La migrazione del magma potrebbe fermarsi, con conseguente progressiva riduzione dell’attività sismica e di ulteriori eruzioni.
- L’intrusione potrebbe raggiungere la superficie terrestre causando un’altra eruzione, possibilmente su una nuova fessura. Non è possibile escludere un flusso di lava e (o) attività esplosiva.
- L’intrusione potrebbe raggiungere la superficie e un’altra eruzione potrebbe verificare in una fessura localizzata in parte o del tutto sotto il ghiacciaio Dyngjujökull. Questo molto probabilmente produrrà un alluvione nel Jökulsá á Fjöllum ed attività esplosiva, forse con attività produttrice di cenere.
- Un’eruzione nella caldera del Bárðarbunga. L’eruzione potrebbe causare un diluvio sed eventualmente attività esplosiva, con attività produttrice di cenere. In caso di un’eruzione subglaciale, è più probabile che le inondazioni inciderebbero sul fiume Jökulsá á Fjöllum. Tuttavia non è possibile escludere i seguenti percorsi di inondazione: Skjálfandafljót, Kaldakvísl, Skaftá e Grimsvotn.
Non possono essere esclusi altri scenari.
23:32: Splendida foto ad infrarossi scattata dalla NASA nella serata del 1 Settembre
Advanced Land Imager (ALI) on NASA’s Earth Observing-1 (EO-1) satellite |
20:36: La situazione è invariata. La lava adesso si estende su una superficie di 12 km quadrati.
Foto dell’Università d’Islanda:
14:17: Il tremore vulcanico ha raggiunto i livelli della mattinata di ieri. Molte strade sono state riaperte, ma gli scienziati per studiare il sito d’eruzione dovranno d’ora in poi richiedere speciali permessi. L’area è ancora vietata al pubblico.
Le ragioni dell’aumento del tremore vulcanico di ieri non sono ancora spiegate. Non sono stati rilevati ne un aumento dell’intensità dell’eruzione sull’Holoraun, ne segni di deformazione evidenti sul ghiacciaio.
Fino ad ora sono stati registrati 4 sismi di magnitudo superiore a 4. Il più forte di M4.8 (05:44 ITA) ha interessato la parte settentrionale della Caldera del Bardarbunga, così come due terremoti di M4.3 (08:18 ITA) e M4.4 (12:28 ITA). Un terremoto di magnitudo 4.0 ha interessato la parte meridionale della Caldera (10:44 ITA).
Da questo link è possibile analizzare in diretta la distribuzione dell’Anidrite solforosa Near-Real Time SO2
Da questo link invece è possibile analizzare la direzione dei venti in superficie: Animated Wind Worldwide
Tremore vulcanico in Real Time
03:40: Il tremore vulcanico nelle ultime ore sembra in calo. Ancora nessuna comunicazione da parte delle autorità islandesi. Aggiornamento in mattinata.
AGGIORNAMENTO 17 DEL 3 SETTEMBRE (DAY 4, ORDINATA EVACUAZIONE DELL’AREA PER RISCHIO ALLUVIONE, POSSIBILE ERUZIONE SUBGLACIALE)
21:33: Immagine dell’Università d’Islanda che mostra l’avanzamento del fronte lavico nelle giornate recenti. Adesso la lava si estende per 9 km quadrati.
20:47: Parte del Parco Nazionale del Vatnajokull è stato chiuso.
19:55: Dal volo della Guardia Costiera non sono stati rilevati segni evidenti sulla superficie del ghiacciaio. Ancora non è in atto un’eruzione subglaciale.
19:51: Mappa dall’Anidrite Solforosa emessa nell’emisfero settentrionale nella giornata di oggi
19:29 (Aggiornato alle 21:26): Università d’Islanda: Finché vi è un afflusso netto di magma nell’intrusione, la fessura eruttiva potrebbe estendersi più a sud, causando un maggiore pericolo nella zona.
Un graben si è formato a sud dell’eruzione. Dal radar di bordo sono state identificate delle crepe sul ghiacciaio Dyngjujokull, che mostrano grandi spostamenti orizzontali e verticali lungo l’intrusione.
Schema tettonico di un Graben:
19:06: Tremore vulcanico in diretta
18:55: Questo messaggio è stato inviato dalla Protezione Civile a tutti i telefoni agganciati all cella radio dell’area. E’ stata ordinata l’evacuazione dell’area.
18:48: Gisli Olafsson @gislio 18 min
Gli scienziati sono in volo sull’area del Bardarbunga e del Dyngkukokull per verificare se ci sia attività sotto al ghiacciaio
18:42: Negli ultimi minuti è in atto un aumento del tremore vulcanico nell’area. I giornalisti e gli scienziati sono stati invitati a lasciare l’area per motivi precauzionali.
18:39: Aggiornamento riassuntivo dall’IMO delle 14:10 ITA
Gli scienziati del Met Office islandese e dell’Istituto di Scienze della Terra, con i rappresentanti della Protezione Civile in Islanda hanno partecipano alla riunione del comitato consultivo scientifico della Protezione Civile Islandese.
Conclusioni del comitato consultivo della Protezione Civile:
- Circa 160 terremoti sono stati registrati a partire dalla mezzanotte di oggi. La sismicità sta avvenendo in gran parte sotto il bordo settentrionale del ghiacciaio Dyngjujökull. Un terremoto di magnitudo 5.5 si è verificato alle 03:08 UTC (05:08 ITA) di oggi sul lato settentrionale della caldera del Bárðarbunga.
- Le misure GPS mostrano che il volume dell’intrusione è aumentato dall’inizio dell’eruzione; ciò significa che più magma sta entrando nell’intrusione rispetto a quello che viene emesso.
- Nonostante non vi sia nessun segno di una diminuzione del volume dell’intrusione, le misurazioni GPS mostrano che il tasso di deformazione del suolo ha subito un rallentamento.
- Immagini radar recenti mostrano una vasta depressione ampia 0,5 – 1 km formatasi sia davanti che sotto il ghiacciaio Dyngjujökull. Segni di depressione si estendono a circa 2 km dal margine ghiaccio. Lo spessore crescente del ghiacciaio diminuisce la portata visiva di fratturazione associata alla depressione, quindi è probabile che l’area si estenda ulteriormente sotto il Dyngjujökull.
- Alla luce dei dati GPS, radar e sismici, è possibile che l’eruzione in corso possa progredire verso sud sotto il ghiacciaio Dyngjujökull. Ciò porterebbe a rischi di allagamento immediati sulla pianura alluvionale di fronte al Dyngjujökull. Di conseguenza, saranno rivisti valutazioni del rischio per gli scienziati che lavorano nella zona.
- L’eruzione vulcanica continua sull’Holuhraun; la direzione principale della lava è est-nord-est.
- Alle 08:00 UTC di oggi l’area totale del flusso di lava è stato stimato in 7,2 km quadrati.
- Non ci sono state osservazioni di caduta di cenere. La produzione di cenere è quasi trascurabile.
- L’Anidride solforosa continua ad essere rilevata nei pressi del sito d’eruzione. La nube eruttiva si dirige verso nord-est dal sito eruzione.
Quattro scenari sono probabili:
- La migrazione del magma potrebbe fermarsi, con conseguente progressiva riduzione dell’attività sismica e di ulteriori eruzioni.
- L’intrusione potrebbe raggiungere la superficie terrestre causando un’altra eruzione, possibilmente su una nuova fessura. Non è possibile escludere un flusso di lava e (o) attività esplosiva.
- L’intrusione potrebbe raggiungere la superficie e un’altra eruzione potrebbe verificare in una fessura localizzata in parte o del tutto sotto il ghiacciaio Dyngjujökull. Questo molto probabilmente produrrà un alluvione nel Jökulsá á Fjöllum ed attività esplosiva, forse con attività produttrice di cenere.
- Un’eruzione nella caldera del Bárðarbunga. L’eruzione potrebbe causare un diluvio sed eventualmente attività esplosiva, con attività produttrice di cenere. In caso di un’eruzione subglaciale, è più probabile che le inondazioni inciderebbero sul fiume Jökulsá á Fjöllum. Tuttavia non è possibile escludere i seguenti percorsi di inondazione: Skjálfandafljót, Kaldakvísl, Skaftá e Grimsvotn.
Non si possono escludere altri scenari.
15:17: In una riunione degli scienziati del Consiglio di Coordinamento, questa mattina, è stato dimostrato che l’anidride solforosa che viene misurata intorno al vulcano può essere estremamente pericolosa per la salute umana.
13:01: Alle ore 05:09 ITA è stato registrato un sisma di M5.5 nella parte settentrionale della Caldera del Bardarbunga.
12:53: Ieri alle 14:00UTC (16:00 ITA), gli scienziati dell’IES, hanno misurato il margine settentrionale e orientale del flusso di lava. La lava si estendeva per circa 6 km di lunghezza ed era avanzata di circa 2 km in 24 ore.
La fuoriuscita del magma dalla fessura è stimata essere stata di 100-150 m3 /s, nelle 24 ore prima delle 16:00 ITA, circa un terzo della velocità del primo giorno.
02:47: Alle ore 01:53 ITA è stato registrato un terremoto di M4.9 nella parte nord della Caldera.
AGGIORNAMENTO 16 DEL 2 SETTEMBRE (DAY 3, SECONDA ERUZIONE)
19:07: Video girato nella giornata di oggi
18:05: Nuove immagini dal Satellite Terra del sistema Modis
17:52: I seguenti immagine e testo sono stati pubblicati dall’Istututo di Scienze della Terra, del’Università d’Islanda. Il metodo inSAR è usato per stimare il movimento ed il rigonfiamento della crosta terrestre in seguito ai terremoti. In questo caso sul sistema del Bardarbunga, dal 16 Agosto 2014.
Il metodo inSAR (Analisi interferometriche di immagini radar ad apertura sintetica) consente di rilevare i movimenti crostali. Il motivo ad onda mostra il movimento in modo che un cambiamento completo nella scala di colori rappresenti un movimento di 15mm della Crosta. Per determinare il movimento della crosta complessivo sono confrontate due immagini radar registrate in momenti diversi. Le onde alternate attraversano il periodo dal 13 al 29 agosto e mostrano come il territorio a nord del Vatnajokull si stia deformando a causa dell’intrusione di magma. I dati inSAR possono essere usati in modelli di calcolo per stimare la dimensione dell’apertura del corridoio verticale che si è formato dall’inizio dell’eruzione, in correlazione con i dati GPS. I dati sono stati rilevati dai satelliti radar COSMO-SkyMed, dell’Agenzia Spaziale Italiana ed è stata elaborata da ricercatori dell’Università d’Islanda e del Leeds.
16:46: In giornata è stato registrato un sisma di M4.7 nella parte nord della caldera del Bardarbunga (13:26 ITA). Alle ore 15:55 ITA un terremoto di M4.3 ha colpito la parte meridionale della Caldera. L’unico altro evento di magnitudo superiore a 3 è stato registrato nella notte, alle ore 03:06 ITA, nella parte settentrionale dell’intrusione (M 3.1)
16:33: Ecco una foto dal satellite Terra (MODIS) di questa notte che mostra la temperatura del suolo nel sito dell’Eruzione
16:00: Importante aggiornamento riassuntivo dell’IMO delle 14:00 ITA
Gli scienziati del Met Office Islandese e dell’Istituto di Scienze della Terra, e rappresentanti della Protezione Civile in Islanda hanno partecipato alle riunione del comitato consultivo scientifico della Protezione Civile Islandese.
Conclusioni del comitato consultivo:
- Una notevole diminuzione della sismicità si è verificata nelle ultime 24 ore. Il livello di attività è circa la metà di quella avvenuta durante questi giorni. Dalla mezzanotte di oggi si sono verificati circa 300 terremoti (Fino alle 14:00 ITA, ndr). Allo stesso tempo, ieri , 1 settembre , sono stati rilevato circa 500 terremoti.
- Il tasso di deformazione rilevato dai siti GPS più vicini all’ intrusione è diminuito. Insieme ad una diminuzione durante la notte della sismicità, implica che l’afflusso di magma sembra corrispondere al deflusso di magma dal sito di eruzione.
- L’eruzione non ha creato alcun bianco pennacchio di cenere. E’ presente un pennacchio bianco di vapore e gas, emesso dal sito di eruzione nel campo lavico dell’Holuhraun, che raggiunge un’altezza di circa 4,5 km sopra il livello del mare. Sottovento, una nube vulcanica si estende dal sito di eruzione. Ieri pomeriggio una nuvola bianca dall’eruzione si è estesa a 60 km verso nord-nord-est.
- In confronto a ieri, è stato misurato più biossido di zolfo.
- Le tempeste di sabbia sulla pianura alluvionale intorno al sito eruzione hanno contribuito a portare particelle a grana fine nella nube eruttiva. Questo effetto è stato visto come una foschia di colore marrone chiaro.
- La fessura eruttiva è di circa 1,5 km di lunghezza, posizionata circa 4,5 km a Nord dal margine del ghiacciaio del Dyngjujökull.
- Alle 14:00 UTC (16:00 ITA, ndr) di ieri , il flusso di lava era esteso per 4,2 km quadrati. Alle 08:00 UTC (10:00 ITA, ndr), il bordo si era esteso di 1,5 chilometri verso est-sud-est.
- L’eruzione continua, anche se sembra esserci stata una lieve diminuzione dell’attività rispetto a ieri.
Non è chiaro come la situazione si svilupperà. Quattro scenari sono ancora considerati più probabili:
- La migrazione del magma potrebbe fermarsi, con conseguente progressiva riduzione dell’attività sismica e di ulteriori eruzioni.
- L’intrusione potrebbe raggiungere la superficie terrestre causando un’altra eruzione, possibilmente su una nuova fessura. Non è possibile escludere attività effusiva e (o) attività esplosiva.
- L’intrusione potrebbe raggiungere la superficie e un’altra eruzione fessurale potrebbe verificarsi in parte o del tutto sotto il ghiacciaio Dyngjujökull. Questo molto probabilmente produrrà un alluvione nel Jökulsá á Fjöllum , con attività eplosiva, e forse con attività produttrice di cenere.
- Un’eruzione nella caldera del Bárðarbunga. L’eruzione potrebbe causare un diluvio ed eventualmente attività esplosiva con produzione di cenere. In caso di un’eruzione subglaciale, è più probabile che le inondazioni inciderebbero sul fiume Jökulsá á Fjöllum. Tuttavia non è possibile escludere i seguenti percorsi di inondazione: Skjálfandafljót, Kaldakvísl, Skaftá e Grimsvotn.
Non si possono escludere altri scenari.
AGGIORNAMENTO 15 DEL 1 SETTEMBRE (DAY 2, SECONDA ERUZIONE)
23:40: Aggiornamento dell’IMO delle 19:47 ITA
L’aeromobile islandese TF-SIF, della Guardia Costiera, ha fatto un volo di sorveglianza, questo pomeriggio, dalle 15:45-18:30 ITA. Gli scienziati del Met Office islandese e dell’Istituto di Scienze della Terra, e un rappresentante della Protezione Civile in Islanda erano a bordo. Il cielo era un pò nuvoloso, ma la visibilità era buona e le immagini radar immagini bassi sono state scattate ad altitudini più elevate.
Conclusioni principali:
- La fessura è lunga 1,5 km. L’eruzione è continua si svolge lungo un tratto centrale esteso 600-800 m. A sud è presente un unico cratere isolato, ma vi è solo una piccola emissione di lava da esso. Le fontane di Lava raggiungono un’altezza di poche decine di metri, dove l’attività è più forte, al centro della fessura.
- La lava si estende per 3,5 km verso ENE dal centro della fessura. Si estende in larghezza per 1,6 km, ma più stretta ulteriormente dai crateri. Il bordo della lava è una lingua larga 500 m. Un flusso di lava continua scorre lungo il centro del campo di lava, quasi al bordo. I bordi sono incandescenti. A quanto pare, nessuno degli affluenti del fiume Jökulsá á Fjöllum tocca il bordo di lava.
- L’area della lava è ora di 4 km2. Alle 18:00, una stima approssimativa dà 20-30.000.000 di metri cubi di lava espulsi. Il che significa che 5-10 milioni di metri cubi sono stati aggiunti in 18-19 ore. Pertanto, il flusso medio è dell’ordine d 100 m3 / s.
- I due piccoli calderoni sul Dyngjujökull, allineati in direzione della fessura, sembrano invariati dal Venerdì 29 agosto.
- Il Radar non ha rivelato cambiamenti nella caldera del Bárðarbung, né nelle depressioni a sud-est di esso.
Pennacchio:
- Un pennacchio bianco, con una tinta blu dal basso, si è alzato dal sito eruttivo, dirigendosi verso ENE. L’altezza massima è di 15000 piedi (4,5 km slm), a circa 10 km dal sito eruttivo. Il pennacchio forma una nuvola con bordi molto “spigolosi” in alto e in basso. Il bordo inferiore è di 6500 piedi (2,0 km slm). Questa nube raggiunge almeno 60 km verso NNE. Il bordo meridionale è al confine con il Báruvatn, Laugarvalladalur e la parte meridionale del lago Lögurinn. La nube è larga circa 10 km, a 30 km a nord est del sito eruttivo. Un polverone, proveniente dalla Flæður, si trova sotto il pennacchio e la sua nuvola. Non sembrava che le ceneri siano venute dalla nube. Il colore bianco del pennacchio non suggerisce alcuna cenere.
18:20: Possibili scenari futuri:
Non è chiaro come la situazione nell’Holuhraun si svilupperà. Quattro scenari sono ancora considerati più probabili:
- La migrazione del magma potrebbe fermarsi, con conseguente progressiva riduzione dell’attività sismica e di ulteriori eruzioni.
- L’intrusione potrebbe raggiungere la superficie sulla terra causando un’altra eruzione, possibilmente su una nuova fessura. Non è possibile escludere un flusso di lava effusiva e (o) attività esplosiva.
- L’intrusione potrebbe raggiungere la superficie in una fessura parzialmente o del tutto sotto il ghiacciaio del Dyngjujökull, causando un’eruzione subglaciale Questo molto probabilmente produrrebbe un’alluvione nel Jökulsá á Fjöllum ed attività esplosiva freatomagmatica, forse accompagnata da attività produttrice di cenere.
- Un’eruzione sul Bárðarbunga. L’eruzione potrebbe causare un diluvio ed eventualmente attività esplosiva con attività produttrice di cenere. In caso di un’eruzione subglaciale, è più probabile che le inondazioni inciderebbero Jökulsá á Fjöllum. Tuttavia non è possibile escludere i seguenti percorsi di inondazione: Skjálfandafljót, Kaldakvísl, Skaftá e Grimsvotn.
Non si possono escludere altri scenari.
15:40: Aggiornamento della Protezione Civile Islandese:
L’eruzione vulcanica nel campo lavico dell’ Holuhraun è ancora in corso. La lava scorre ora verso nord. La scorsa notte la lava aveva coperto un’area di 3 chilometri quadrati. Ciò corrisponde a 300-500 metri cubi al secondo e in totale il volume del magma è di circa 16-26 milioni di metri cubi.
15:32: Si stima che vengano emesse circa 20.000 tonnellate di zolfo al giorno durante l’eruzione, per questo gli scienziati sono stati invitati ad indossare maschere antigas
15:25: Dalle ultime notizie sembra che l’intensità dell’eruzione sia in graduale diminuzione.
15:20: La visibilità delle webcam è purtroppo compromessa a causa del maltempo.
14:32: Aggiornamento dall’IMO (08:50 ITA) – Orari UTC
L’attività vulcanica nel campo lavico dell’ Holuhraun:
L’eruzione fessurale continua ad un livello stabile. Nessuna attività esplosiva è osservata, e l’eruzione rimane un’eruzione di lava effusiva. L’osservazione visiva con le webcams e il basso livello del tremore vulcanico sui sismometri non mostrano alcuna modifica evidente dalla serata di ieri. Ulteriori informazioni dettagliate verranno pubblicate da scienziati presenti sul campo.
L’attività sismica:
Circa 250 terremoti sono stati rilevati automaticamente fino ad ora (08:50 ndr). La maggior parte di essI sono situatI nella parte settentrionale dell’ intrusione magma, tra il sito di eruzione e a sud, per circa 10 km sul Dynjujökull. Il tasso degli eventi è diminuito a seguito del rilascio di pressione a causa dell’eruzione, ma è ancora in corso sismicità continua.
Diversi eventi si sono verificati lungo il bordo della caldera Bárðarbunga, forti eventi nella notte hanno raggiunto M4.2 alle 3:09 sul bordo meridionale e M4.5 alle 4:59 sul bordo settentrionale. In mattinata due sismi di M5.0 alle 11:41 e di M5.3 alle 11:41 hanno interessato la parte nord della Caldera (NDR).
Nella regione dell’Askja , la maggior parte degli eventi sono stati localizzati in prossimità dell’ Herðubreiðartögl. L’evento più forte ha raggiunto M2.9 alle 02:56. Questa zona è un posto abbastanza comune per attività sismica, l’attività attuale non è necessariamente causata da un aumento dello stress causa dell’intrusione (la punta della intrusione è acirca 25 km a SO di questo cluster). L’area del vulcano Askja era in sé sismicamente tranquilla la notte scorsa.
14:16: Nella notte otto terremoti di M3+ hanno interessato l’area. Alle 10:58 ITA un terremoto di M5.0 ha colpito la parte Nord della Caldera. Alle ore 13:41 ITA un nuovo terremoto di M5.3 ha colpito la stessa zona. Le profondità sono rispettivamente di 8.6 e 6.8Km.
L’eruzione è ancora in atto ai livelli stabili di ieri sera e non vi sono segni che l’attività sia in calo.
03:05: Di seguito pubblico i grafici aggiornati alla giornata di ieri dell’attività sismica in atto.
NB: Leggere aggiornamento delle ore 17:46 di ieri. Si nota molto bene il cluster che si sta formando a ENE dell’Askja.
Distribuzione degli epicentri su Height map (a sinistra) e distribuzione degli epicentri in funzione a latitudine e tempo (a destra) – Aggiornato alle 23:00 del 31 Agosto 2014 |
Media delle profondità delle scosse registrate in intervalli di un’ora. – Aggiornato alle 23:00 del 31 Agosto 2014 |
Momento sismico rilasciato dalle scosse in intervalli di un’ora – Aggiornato alle 23:00 del 31 Agosto 2014 |
Magnitudo Momento cumulativa rilasciata dalle scosse in intervalli orari – Aggiornato alle 23:00 del 31 Agosto 2014 |
Grafico degli epicentri medi in intervalli di un’ora. Epicentro medio: Media della latitudine e della longitudine delle scosse registrate in un’ora. – Aggiornato alle 23:00 del 31 Agosto 2014 |
AGGIORNAMENTO 14 DEL 31 AGOSTO (DAY 1, SECONDA ERUZIONE)
23:51: Le più alte fontane di lava raggiungono circa 70 metri di altezza. La temperatura della lava supera i 1200°C
23:48: E’ un’eruzione relativamente piccola ed innocua, al momento, ma.. che spettacolo!
19:29: Un nuovo terremoto di magnitudo 4.9 ha colpito la parte Nord della Caldera alle 16:12 UTC (18:12 ITA), ad una profondità di 6.3km.
19:07: La fessura adesso si estende per 2km, e la lava copre un’area di 5km di lunghezza x 3km di larghezza.
18:49: Ecco le prime immagini satellitari dal MODIS dell’eruzione del 31 Agosto, dai due satelliti Terra ed Aqua (https://earthdata.nasa.gov/labs/worldview/):
18:00: Si stima che il flusso di lava si estenda per 1km di larghezza e 3km di lunghezza in direzione Nord-Est. Il flusso ha una velocità di circa 1.000m3 al secondo. (Stime della mattina)
17:46: Guardando il numero delle scosse registrate nella giornata di oggi, si registra un calo. In realtà molte scosse di magnitudo minore di 1.0 non possono essere registrate a causa del forte vento che sta interessando l’area. Analizzando il drum del sismografo VON si nota benissimo come dei periodi siano contraddistinti da un aumento dell’ampiezza del segnale. Tuttavia con l’eruzione non si esclude che vi sia anche un calo delle scosse dovuto ad un calo di pressione lungo l’Intrusione, come avvenuto il 29 Agosto.
17:13: Interessante mappa degli epicentri giorno per giorno, e delle stazioni disposte lungo l’intrusione di magma
16:53: Nelle ultime ore è in atto un aumento della sismicità a nord-est del vulcano Askja, precisamente nei pressi della catena montuosa dell’Herðubreiðrtögl. L’area era già stata interessata a Maggio da uno sciame sismico.
16:50: Alle ore 16:35 italiane il livello di allerta per l’aviazione è stato portato da rosso ad arancione. L’eruzione è comunque ancora in atto.
14:36: Segnalo questo fantastico streaming che mette assieme le scosse, la webcam del Mila, il radar meteo e la mappa delle scosse. Adesso è ben visibile l’eruzione!
14:35: L’IMO rettifica la profondità a 5.1km. Magnitudo confermata 5.1, epicentro a nord-est della Caldera.
14:30: Dati ufficiali dal NEIC sulla scossa delle 14:01: Magnitudo 5.1 con epicentro a nord della Caldera. Profondità 7.5km.
14:21: La frattura è lunga circa 1.500 metri, in confronto ai 600-800 dell’eruzione del 29 Agosto
14:15: Intenso sisma rilevato alle ore 14:01 Italiane, siamo in attesa dei dati ufficiali
14:12: A causa delle tempeste di sabbia i drum dei sismografi sono incompleti e/o disturbati.
13:03: Nessun segno importante visibile sui drum dai sismografi o dai grafici del tremore sismico, l’eruzione è principalmente effusiva, e davvero poco esplosiva. Sotto grafici in aggiornamento.
13:01: Il livello di allerta per l’aviazione è stato portato a rosso. I voli sono vietati ad un’altezza di 6.000 piedi sull’area(1830m).
12:45: In questo momento l’area è interessata da una forte tempesta. I forti venti fanno tremare le webcam dell’area, e le nubi e la sabbia compromettono la visibilità dell’eruzione.
Link alla webcam: Webcam Bardarbunga 2
12:38: In mattinata una nuova eruzione fessurale è iniziata sul campo lavico dell’Holuhraun, a nord del ghiacciaio. L’eruzione è iniziata attorno alle ore 08:00 italiane, ed è localizzata sulla stessa fessura interessata dall’eruzione del 29 Agosto. Sembra che l’eruzione interessi un’area più grande di quella del 29 Agosto. L’eruzione non è comunque forte, ma è continua. Aggiornamenti in giornata.
00:52: E’ disponibile sul sito dell’IMO la rappresentazione in real-time, su mappa, dei dati GPS.
La prima immagine mostra i terremoti e gli spostamenti GPS, in una foto. I terremoti hanno diversi colori che rappresentano quanto tempo è passato da quando i terremoti sono stati misurati. Gli spostamenti GPS vengono mostrati in due periodi: Le frecce rosse indicano gli spostamenti di ieri e le frecce verdi indicano lo spostamento negli ultimi tre giorni. I cerchi intorno alle frecce rappresentano l’incertezza nelle misure.
La seconda immagine mostra i terremoti e gli spostamenti GPS in una sola immagine. I terremoti hanno diversi colori che rappresentano quanto tempo è passato da quando sono stati misurati. Gli spostamenti GPS vengono mostrati con frecce nere . I cerchi intorno alle frecce rappresentano l’incertezza nelle misure.
Bardarbunga | GPS Measurements | IMO
Link ai grafici GPS aggiornati in Real Time
AGGIORNAMENTO 13 DEL 30 AGOSTO
22:44: La geologa Sabrina Mugnos ha pubblicato un importante post sulla sua bacheca di Facebook:
AGGIORNAMENTO SULLO STATO DI ATTIVITA’ DEL VULCANO ISLANDESE BARDARBUNGA (Sabrina Mugnos) – 18:04
Continua in queste ore l’attività del vulcano islandese Bardarbunga. Al momento, ciò che si osserva è un’estesa frattura aperta sul ghiacciaio che occupa la caldera centrale (vedi immagine sopra), causata dalla risalita del magma e dalla locale fusione del ghiaccio da parte del calore. A essa è associata la fuoriuscita di colonne di gas e vapore. La frattura lungo il ghiacciaio è il riflesso di una fessurazione del terreno, dovuta all’intrusione di un dicco magmatico, che sta migrando verso l’Askja, un vulcano limitrofo al Bardarbunga. Al tasso attuale di espansione, il rift raggiungerà il sistema dell’Askja in 2 o 3 giorni e il suo eventuale coinvolgimento amplia il campo d’incertezza sull’evoluzione dell’eruzione. Al di sotto dell’Askja sono stati inoltre localizzati alcuni degli epicentri sismici (vedi immagine 3D sotto). In ogni caso, la maggior parte dei terremoti sono focalizzati alla latitudine di 64.7° N, sito probabile dell’eruzione vera e propria, posto in corrispondenza della caldera del Bardarbunga. Quest’ultima sembra mostrare i primi segni di cedimento, con strutture di fratturazione concentriche. In ogni caso, la vera fase eruttiva inizierà nel momento in cui s’innescheranno reazioni freatomagmatiche, che segneranno la fuoriuscita della lava al di sotto del ghiaccio. Ciò darà probabilmente origine ad attività esplosiva, caratterizzata da fontane di lava e detriti alti sino a qualche centinaio di metri. Al momento, i possibili volumi di magma in gioco che potrebbero dare origine a un importante evento basaltico effusivo, sono calcolabili con una certa approssimazione. Secondo i primi dati strumentali, il rift generato dalla risalita del magma è lungo 45 km e profondo circa 17.5 km. La larghezza può essere stimata intorno ai 135 cm, il che da un volume di circa 1.05 km cubi. Non si sa ancora quando tale fase parossistica avrà inizio. Sembra comunque una questione di ore, e una volta cominciata potrebbe durare settimane, mesi o addirittura anni. In ogni caso, il fatto che l’eruzione stia lentamente progredendo verso una fase massimale è un buon segno. Infatti, almeno a livello teorico, ciò aiuta a diminuire la pressione interna del sistema vulcanico, limitando verosimilmente la portata dell’evento di picco. Secondo gli esperti locali, la fonte del magma che si sta intrudendo verso la superficie potrebbe derivare o da una camera magmatica non in contatto diretto con il mantello o, al contrario, direttamente dal mantello stesso. Una curiosità importante associata all’evento in corso è che anche il vulcano Grimsvötns, prossimo al Bardarbunga, sta registrando oscillazioni verticali della propria superficie. Ciò è apparentemente in contrasto con la mancanza di evidenze di attività magmatica anche per questo vulcano. Tuttavia, si può ipotizzare che il rift intrusivo magmatico che sta coinvolgendo il Bardarbunga abbia intercettato una possibile riserva di rocce fuse poste in corrispondenza del Grimsvötns. Se tale ipotesi fosse verificata, di fatto il dicco intrusivo che sta portando all’eruzione del Barbarbunga potrebbe essere alimentato da due camere magmatiche contemporaneamente.
16:01: Segnalo questa interessante grafica 3D degli eventi, pubblicata dall’IMO: http://hraun.vedur.is/ja/quakes3d/
15:55: Andy Hooper (@GeoAndyHooper) · Università di Leeds (14:41 ITA)
La nostra modellazione generata utilizzando i dati GPS, mostrano che il volume dell’intrusione continua ad aumentare, soprattutto a profondità superficiali.. Adesso ammonta a circa 0.65km3 #Bardarbunga
15:30: Importante aggiornamento riassuntivo dell’IMO (Ore 13:45 ITA)
Gli scienziati del Met Office islandese e dell’Istituto di Scienze della Terra ed i rappresentanti della Protezione Civile in Islanda partecipano alle riunioni del comitato consultivo della Protezione Civile Islandese.
Conclusioni del comitato consultivo della Protezione Civile Islandese:
- L’attività sismica continua su un’area di 15 km di lunghezza lungo l’intrusione di magma, che si estende dal ghiacciaio Dyngjujökull alla regione nord al margine del ghiaccio.
- I terremoti non sono migrati verso nord nel corso degli ultimi due giorni. La sismicità rimane alta e, a partire dalla mezzanotte, circa 700 terremoti sono stati rilevati nella regione.
- I maggiori terremoti dal mezzanotte includono: un evento di magnitudo 4.5 sul lato settentrionale della caldera Bárðarbunga alle 02:35 UTC; un terremoto di magnitudo 4.2 nella stessa regione alle 06:18 UTC; e un terremoto di magnitudo 5.4 al confine sud-orientale della caldera del Bárðarbunga alle 07:03 UTC.
- Nel corso delle ultime due settimane, diversi terremoti di dimensioni simili si sono verificati sul bordo della caldera Bárðarbunga. Questi terremoti sono interpretati come segni di cambiamento di stress nella regione della caldera.
- Più di 20 micro-terremoti sono stati rilevati nella regione del vulcano Askja. Si pensa che questi terremoti si siano verificati a causa dei cambiamenti provocati dalla parte settentrionale dell’intrusione.
- Le misurazioni GPS mostrano continui movimenti orizzontali a nord del Vatnajökull a causa della formazione dell’ intrusione di magma sul bordo settentrionale della calotta di ghiaccio.
- Non sono stati rilevati cambiamenti insoliti nel scarico o conducibilità elettrica del fiume Jökulsá á Fjöllum. Lo stesso vale per altri fiumi localizzati nella parte nord-occidentale del Vatnajökull.
- Un campione di lava eruttata di recente è stata prelevata da Holuhraun ieri; l’analisi è in corso (Aggiornamento delle 18:37 di ieri, ndr).
- Non vi sono indicazioni che l’intensità dell’attività in declino.
- In questo momento non è chiaro come la situazione si svilupperà. Tuttavia, quattro scenari sono considerati più probabili:
- La migrazione del magma potrebbe fermarsi, con conseguente progressiva riduzione dell’attività sismica e di ulteriori eruzioni.
- L’intrusione potrebbe raggiungere la superficie a nord del Dyngjujökull causando un’altra eruzione, possibilmente su una nuova fessura. Tale eruzione potrebbe includere flusso di lava e (o) attività esplosiva.
- L’intrusione potrebbe raggiungere la superficie, con il verificarsi di un’eruzione dove la fessura sia in parte o del tutto sotto il ghiacciaio Dyngjujökull. Questo molto probabilmente produrrà un alluvione nel Jökulsá á Fjöllum ed attività esplosiva, con probabile produzione di cenere.
- Un’eruzione nella caldera del Bárðarbunga. L’eruzione potrebbe causare un’alluvione ed eventualmente forte attività esplosiva con produzione di cenere. In caso di un’eruzione subglaciale, è più probabile che le inondazioni innteresserebbero il fiume Jökulsá á Fjöllum. Tuttavia non è possibile escludere che vengano interessati anche i fiumi Skjálfandafljót, Kaldakvísl, Skaftá o il lago subglaciale del Grimsvotn.
- Non si possono escludere altri scenari.
01:56: La mappa che segue mostra le anomalie termiche rilevate nella notte di ieri dal satellite della Nasa “MODIS”
AGGIORNAMENTO 13 DEL 30 AGOSTO
01:07: I dati interferometrici qui riportati sono stati utilizzati insieme alle misure GPS continue per ipotizzare un modello preliminare dell’intrusione di magma, con conseguente eruzione iniziata alle 00.02 UTC dell 29 agosto 2014. Un piano verticale che ha raggiunto profondità molto superficiali con un’apertura di circa 5 metri è stato modellato in cooperazione tra NordVulk, Istituto di Scienze della Terra, Università d’Islanda, dell’Università di Leeds e Met Office Islandese.
00:47: Da questa foto aerea è ben visibile la distanza molto breve tra la piccola eruzione fessurale e la caldera dell’Askja
00:40 (Aggiornato alle 01:43): Sembra che l’eruzione abbia interessato una vecchia fessura formatasi durante l’eruzione del 1797, che ha formato il campo lavico dell’Holuhraun.
00:27: Altre foto sono disponibili qui (Galleria di 15 immagini): Link a visir.is
00:23: Splendida immagine della colata lavica dell’eruzione di ieri!
AGGIORNAMENTO 12 DEL 29 AGOSTO
Nella notte un’eruzione fessurale è iniziata a 5km nord del Dynjujökull.
23:42: E’ da poco disponibile sull’ormai frequentato sito di analisi ideato da Baering (Grazie!) dello sciame sul Bardarbunga in 3D, un nuovo metodo di visualizzazione degli ipocentri delle scosse del DB dell’IMO. Il sistema è ancora in fase di sperimentazione. Link qui: http://baering.github.io/earthquakes/visualization.html
23:40: Alle ore 18:17 ITA, un terremoto di M4.1 ha interessato la parte nord-est della Caldera del Bardarbunga ad una profondità di 4.9km. In giornata sono stati registrati altri 8 terremoti di magnitudo superiore a 3, i più forti di M5.3 e M4.8, commentati negli aggiornamenti delle 14:46 e delle 13:45. 20:16: Da pochi minuti sono ripartite le due webcam del Mila che hanno ripreso l’eruzione di questa notte. La seconda webcam inquadra l’area dell’eruzione di questa notte. La prima ha un’inquadratura più lontana e generale. In questo momento a causa delle nuvole la visibilità è scarsa.
Invariata la situazione a livello vulcanico e sismico.
18:37: Ecco la prima roccia lavica prelevata dopo l’eruzione di questa notte
Nella foto di destra Þorbjörg Ágústsdóttir, studente di dottorato in Geofisica presso l’Università di Cambridge |
18:09: Aggiunti nuovi video all’aggiornamento delle 14:27
17:55: Importante aggiornamento riassuntivo delle 12:20 UTC dall’IMO:
Gli scienziati del Met Office islandese e l’Istituto di Scienze della Terra, ei rappresentanti della Protezione Civile in Islanda, partecipano alle riunioni del comitato consultivo.
Conclusioni del Comitato Scientifico:
- Alle 00:02 UTC segni di una eruzione di lava sono stati rilevati dalle immagini della telecamera web da Mila. La webcam si trova a Vaðalda, a nord-est del sito dell’eruzione.
- Verso mezzanotte, deboli segnali di aumento del tremore vulcanico erano evidenti sulle stazioni sismiche dell’IMO, vicino al luogo dell’eruzione.
- Alle 00:20 UTC scienziati dal Met Office Islandese, dall’Istituto di Scienze della Terra e dall’Università di Cambridge hanno confermato la posizione dell’ eruzione.
- L’eruzione è avvenuta su una vecchia fessura vulcanica sul campo di lava dell’Holuhraun, a circa 5 km a nord del margine del ghiacciaio Dyngjujökull. La fessura attiva era di circa 600 m di lunghezza.
- Una piccola quantità di lava è drenata dalla fessura, ma si pensa che essa si sia fermata intorno alle 04:00 UTC.
- Secondo i dati sismici e le immagini dalla web-camera, l’eruzione ha raggiunto il picco tra le 0:40 UTC e le 01:00 UTC.
- All’inizio dell’eruzione, l’attività sismica è diminuita, anche se la sismicità da allora è tornata ai livelli osservati nei giorni scorsi.
- Osservazioni aeree da parte della guardia costiera islandese mostrano che solo il vapore è in aumento dal sito dell’eruzione lavica.
- Non ci sono indicazioni che l’intensità dell’attività in declino.
- In questo momento non è chiaro come la situazione si svilupperà. Tuttavia, tre scenari sono considerati più probabili:
- La migrazione del magma potrebbe fermarsi, con conseguente progressiva riduzione dell’attività sismica e di ulteriori eruzioni.
- L’intrusione potrebbe raggiungere la superficie a nord del Dyngjujökull causando un’altra eruzione, possibilmente su una nuova fessura. Tale eruzione potrebbe includere un flusso di lava e (o) attività esplosiva.
- L’intrusione potrebbe raggiungere la superficie, con un’eruzione localizzata in parte o del tutto in una fessura sotto il ghiacciaio Dyngjujökull. Questo molto probabilmente produrrà un alluvione nel fiume Jökulsá á Fjöllum, ed attività vulcanica esplosiva, forse con intensa emissione di cenere.
- Non si possono escludere altri scenari. Ad esempio, un’eruzione all’interno della caldera Bárdarbunga.
16:47: Aggiunte all’aggiornamento delle 14:27 nuove foto dell’eruzione. Arriva notizia dalla Guardia Costiera Islandese che l’eruzione sia avvenuta su una vecchia fessura vulcanica.
16:23: La Protezione Civile ha comunicato che tutte le restrizioni di volo sul Bardarbunga sono state tolte.
15:36: Per evitare confusioni con i nomi islandesi, questo è un piccolo quadro riassuntivo dei luoghi che vengono menzionati nelle ultime ore (le frecce indicano la possibile direzione di un flusso d’acqua causato da un pesante scioglimento del ghiacciaio):
14:46: Dati ufficiali dall’IMO della scosse delle 14:21 ITA: Magnitudo 5.2 nella parte settentrionale della Caldera, ad una profondità di 9.2km.
14:40: Alle ore 12:21 UTC un’altra forte scossa è stata registrata dai sismografi. Attendiamo localizzazione definitiva.
14:27 (Aggiornato alle 00:27 del 30 Agosto): Altri spettacolari foto e video dell’eruzione (D’ora in poi tutte le foto ed i video verranno pubblicati in questo aggiornamento):
Altre foto sono disponibili qui (Galleria di 15 immagini): Link a visir.is
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13:45: Il terremoto registrato è di magnitudo 4.8, ed ha interessato la parte settentrionale della Caldera del Bardarbunga, ad una profondità di 6.8km. E’ l’evento più forte della giornata, ma non è direttamente collegato con l’eruzione fessurale in atto a nord del ghiacciaio.
13:42: Alle 11:15 UTC un terremoto di media intensità è stato rilevato dai sismografi Islandesi. Siamo in attesa di una localizzazione ufficiale.
13:11 (Aggiornato 14:05): Ecco due immagini di importante rilevanza pubblicate dalla Guardia Costiera in un secondo volo. Immagini delle 12:20 ITA e delle 12:41 ITA, rispettivamente:
13:01: Le ultime stime dicono che la frattura da cui avviene la fuoriuscita di magma si sia estesa a 900 metri. Ieri sera era stata stimata un’estensione di 400 metri.
12:35: L’attività sismica è diminuita a seguito del rilascio di pressione, tuttavia una notevole quantità di terremoti viene ancora rilevata lungo l’intrusione di magma, tra il sito di eruzione e poco più a sud, per circa 5 km, sul Dyngjujökull.
Nella notte un terremoto di magnitudo 3.8 è stato registrato nella caldera di Bárðarbunga alle 4:37, così come un 2.9 alle 05:39 ed un 3.5 alle 06:38 nell’intrusione. Questi terremoti sono monitorati molto strettamente, ma nessun cambiamento significativo dell’attività vulcanica è stato osservato finora.
12:30: Il tremore vulcanico dopo il picco di questa notte è calato.
12:26: Questa è l’area interessata dalla piccola eruzione:
12:25: E’stata nuovamente evacuata un’area a nord del ghiacciaio, e la stessa area è stata dichiarata No Fly Zone
12:20 (Aggiornato 13:00): Nella notte, dalle ore 04:40 ITA circa, l’eruzione è andata scemando di intensità. In mattinata è stato effettuato un volo della Guardia Costiera. Il fumo bianco è probabilmente causato dall’interazione del magma con l’acqua.
12:00: Le webcam del Mila sembrano essere giù, se verranno trovati altri link verranno immediatamente pubblicati qui sotto.
11:53: Alle ore 11:53 ITA, il livello di allerta per l’aviazione è stato nuovamente abbassato ad “arancione”.
03:29: Il tremore vulcanico sembra essere in aumento, ma il picco è avvenuto solo poco fa, è necessario aspettare
03:28: Dai primi report sembra che la frattura da cui il magma fuoriesca sia lunga dai 300 ai 400m
WEBCAM 1 (LINK QUI: http://www.livefromiceland.is/webcams/bardarbunga/) |
WEBCAM2 (LINK QUI: http://www.livefromiceland.is/webcams/bardarbunga-2/ ) |
POST IN AGGIORNAMENTO
Il Bárdarbunga è uno stratovulcano subglaciale situato sotto la calotta di ghiaccio del Vatnajökull, in Islanda. Il vulcano è alto 2.009 metri s.l.m , il che lo rende la seconda montagna più alta d’Islanda. La caldera è grande circa 70 chilometri quadrati, e si estende fino 25 chilometri di larghezza, e fino a circa 700 metri di profondità. I pendii circostanti sono alti fino a 1850 metri, ma la base è in media alta circa 1100 metri. Il vulcano è coperto di ghiaccio, che ne nasconde completamente il cratere.
Il Bàrdarbunga era un vulcano poco noto in Islanda a causa della sua posizione isolata e delle poco frequenti eruzioni, ma studi recenti hanno dimostrato che molti strati di materiale piroclastico, originariamente accostati ad altri vulcani, sono stati espulsi dal Bárdarbunga.
Numerosi sistemi fessurali sono correlati al complesso vulcanico. Ciò ha caratterizzato le tipologie di eruzione a cui il sistema vulcanico è stato soggetto. 8.500 anni fa (6.500 a.C circa), un’eruzione fessurale ha prodotto il più grande flusso di lava dell’Olocene conosciuta sulla Terra, con un volume di circa 30km3 (chilometri cubi) di lava.
Durante l’Olocene si sono verificate numerose eruzioni dal sistema di fessure del Veidivötn, che si estende circa 100 km a SO del Bárdarbunga. L’ultima grande eruzione del sistema del Veidivötn, nel 1477, (Indice di esplosività vulcanica pari a 6 su 8) ha prodotto un grande deposito tefrite. Un’eruzione paragonabile (VEI-6) è quella del Krakatoa, in Indonesia del 1883, che provocò il quasi totale collasso dell’intero edificio vulcanico, ed uno tsunami alto 40 metri.
Una lista completa dei crateri e dei sistemi fessurali presenti sul complesso vulcanico del Bardarbunga è consultabile qui: http://www.volcano.si.edu/volcano.cfm?vn=373030&vtab=Subfeatures.
L’ultima eruzione confermata del Bardarbunga fu nel 1910, ma ci sono state numerose occasioni dal 1986, quando è stata osservata attività (principalmente Jökulhlaup e terremoti), che mostrano chiaramente che il complesso è attualmente attivo.
Un Jokulhlaup (Termine Islandese) è un’inondazione conseguente ad un’eruzione subglaciale. Il ghiacciaio inizia a fondere a causa del calore prodotto dall’eruzione e forma un lago intrappolato sotto il rimanente cappello di ghiaccio. Quando il ghiaccio collassa, l’acqua rompe la barriera e fluisce in modo estremamente rapido dando luogo a un’alluvione del territorio adiacente che può anche essere di tipo catastrofico.
Nell’ Ottobre 1996 un’eruzione ha interessato il vicino vulcano Grimsvötn. La particolarità di quest’eruzione fu che l’eruzione iniziò dopo un forte sisma di magnitudo 5, con epicentro Bardarbunga.
Si crede quindi che vi sia un’interazione tra i due vulcani.
Stato di Allerta (Agosto 2014)
AGGIORNAMENTO 11 DEL 28 AGOSTO
L’ALLERTA PER L’AVIAZIONE E’ PASSATA AL COLORE “GIALLO” PER L’ASKJA (Attività superiore ai livelli di background conosciuti).
Nella giornata di oggi è stato effettuato un nuovo volo sul Bardarbunga, che ha evidenziato che non vi sono cambiamenti riguardanti le fratture e i calderoni che sono stati scoperti nella serata di ieri. Non è ancora possibile evidenziarne le cause, ma ne sono noti gli effetti:
- Il livello dell’acqua del lago del Grimsvotn è salito di 5-10 metri negli ultimi giorni (dai 10 ai 30 milioni di metri cubi di acqua in più). Si pensa che l’acqua proveniente dai calderoni sia defluita nel lago del Grimsvotn.
- La conduttività dell’acqua del fiume Köldukvísl è in leggero aumento.
- Nessun cambiamento è stato registrato dai dati provenienti dai fiumi Hágöngulón, Jökulsá e Skjálfandi
Le depressioni sono localizzate a sud-est della caldera del Bardarbunga, con ogni probabilità entro lo spartiacque del fiume Jökulsá á Fjöllum. Ci sono tre fratture di forma circolare, per un totale di 5km di estenzione. Lo spessore del ghiaccio nell’area è tra i 400 e i 600 metri. Non sembra ci sia correlazione diretta tra queste depressioni e l’intrusione di magma, che continua ad avanzare verso il vulcano Askja al ritmo di 1-1.5 km (Meno rispetto ai giorni precedenti, quando ci si aggirava sui 5km al giorno).
L’attività sismica non mostra diminuzioni, alle ore 08:13 un terremoto di M5.0 ha interessato la caldera. In giornata frequente attività sismica hai interessato anche l’Askja, con magnitudo massima 2.7.
Altre 5 scosse hanno superato magnitudo 3 in giornata, di cui due di M4.0 e M4.1.
La cosa che stranisce gli esperti, è che a questi cambiamenti non è evidenziato un aumento del tremore vulcanico, come visibile dalle immagini sotto.
Grafici aggiornati alle 23:00 dell’attività sismica
Grafico “sperimentale” della profondità media registrata dalle scosse in intervalli orari. Aggiornato alle 23:00. |
IMMAGINI IN AGGIORNAMENTO DEL TREMORE VULCANICO E DEI DRUM DAI SISMOGRAFI
Aggiornamento ore 01:00 del 28 Agosto
Nella notte, oltre alla scossa di Mw5.3 sulla Caldera sono state registrate altre due importanti scosse. Una scossa di Mw5.2 ha colpito l’estremo nord dell’Intrusione di Magma, mentre una scossa di Mw4.8 ha colpito la il versante orientale della caldera dell’Askja. Se l’Intrusione raggiungesse il condotto magmatico dell’Askja, scenari molto gravi potrebbero prendere quota. Il magma spostatosi dalla camera magmatica del Bardarbunga lungo l’Intrusione potrebbe triggerare ed alimentare una forte eruzione sull’Askja. Inoltre sono stati registrati circa 1500 terremoti, la maggior parte concentrati sul dike.
Si stima che altri 20 milioni di m3 di magma si siano aggiunti al dike. In totale siamo a circa 370 milioni di m3, e non sembra che vi sia un declino di attività sismica.
Scienziati provenienti dall’ IES e dall’IMO, dai dati raccolti da un volo dell’aereo della Guardia Costiera sul Vatnajökull, in serata, hanno scoperto una fila di calderoni di circa 10-15 m di profondità a sud della caldera del Bárðarbunga. Essi formano una linea lunga 4-6 km. I calderoni sono stati formati a seguito di fusione del ghiaccio, forse a causa di un’eruzione, incerto quando. non è stato osservato dai sismografi dell’IMO nessun incremento del tremore vulcanico, al momento. Nuovi dati verranno esaminati a breve.
Informazioni più chiare verranno fornite nella serata di domani.
AGGIORNAMENTO 10 DEL 27 AGOSTO
Aggiornamento ore 13:30 del 27 Agosto
Alle ore 13:56 ITA un terremoto di M4.8 ha interessato l’intrusione di magma. E’ il terremoto più forte registrato dal 16 Agosto sull’intrusione, esclusi i terremoti di assestamento della Caldera.
Aggiornamento ore 13:30 del 27 Agosto
Nella notte è stata registrata sulla cratera del Bardarbunga una fortissima scossa di M5.7, sempre da interpretarsi come assestamento della caldera dovuto allo spostamento del magma verso l’intrusione di magma, causandone una depressurizzazione. Altre scosse di questa, o superiore intensità sono possibili.
L’intrusione di magma continua ad avanzare verso nord, verso il vulcano Askja, ma non vi è un trend della profondità tendente verso l’alto. Le scosse sono comprese sopratutto tra i 6 ed i 15km. La frequenza delle scosse è comunque concentrata all’estremo nord del Dike, nonostante la magnitudo sia minore rispetto alla Caldera.
Nessun segno di eruzione.
AGGIORNAMENTO 9 DEL 25-26 AGOSTO
Aggiornamento ore 02:00 del 26 Agosto
In generale, nella giornata di oggi sono state registrate oltre 1.200 scosse, di cui 23 di magnitudo compresa tra 3 e 3.9, ed una di Magnitudo 5.1. Non è stata rilevata come nei giorni precedenti un grande espansione dell’intrusioen di magma verso il vulcano Askja, ma si fa più elevato il rischio che l’attività iniziata il 16 Agosto possa triggerare nuova attività contemporanea sull’Askja. Situazione in evoluzione.
Grafico “sperimentale” della profondità media registrata dalle scosse in intervalli orari. Aggiornato alle 02:00. |
Aggiornamento ore 19:00
Alle ore 18:19 ITA una nuova forte scossa di M5.1 (La terza più forte dall’inizio dello sciame) ha colpito nuovamente la Caldera del Bardarbunga. Come scritto negli aggiornamenti, nella giornata di ieri la stessa zona era stata interessata da tre sismi molto intensi di M5.3, 5.1 e 4.8, a cui è seguito un piccolo periodo di bassa magnitudo.
Aggiornamento ore 17:30Nella giornata di oggi sono state registrate oltre 750 scosse (dalla mezzanotte fino alle 17 ITA). Rispetto alla giornata di ieri, la magnitudo risulta in calo. Non sono state registrate scosse sopra M4. Sono state registrate 18 scosse di magnitudo superiore a 3, con magnitudo massima 3.6. Le scosse si sono concentrate sopratutto all’estremo nord dell’intrusione, che ha ormai superato abbondantemente la superficie del ghiacciaio, avvicinandosi sempre più alla caldera del vicino Vulcano Askja.
Non sono state registrate scosse particolarmente energetiche sulla caldera del Bardarbunga dopo la scossa di M4.5 registrata nella serata di ieri.
Le ultime stime basate sui dati dalle stazioni GPS, fanno pensare ad una quantità di circa 300 milioni di metri cubi di magma nell’intrusione (0.3 km3), rispetto ai 200-250 milioni precedenti.
Attualmente vengono formulati diversi scenari di evoluzione:
- L’intrusione potrebbe non raggiungere la superficie, fermandosi, favorendo una graduale diminuzione dell’attività sismica.
- L’intrusione potrebbe raggiungere la superficie. Le scosse di maggior potenza delle ultime 48 ore a Nord, oltre la superifcie del ghiacciaio, fanno pensare che sia più possibile un’eruzione sulla crosta rispetto ad un’eruzione subglaciale. Un’eruzione sulla crosta produrrebbe un’eruzione di lava effusiva con emissione di cenere limitata.
- L’intrusione potrebbe raggiungere la superficie sul ghiacciaio, e non sulla crosta. Un’eruzione subglaciale causerebbe un’inondazione locale, ed una forte emissione di cenere.
- Meno probabile è un’eruzione sulla caldera del Bardarbunga, ma è uno scenario che non può essere escluso.
- E’ possibile che l’intrusione si estenda fino alla caldera del vicino vulcano Askja, innescando un’eruzione molto potente. Questo è lo scenario decisamente peggiore.
AGGIORNAMENTO 8 DEL 24-25 AGOSTO:
Nella serata di ieri vi erano già dei dubbi per quanto riguarda l’effettività dell’Eruzione Subglaciale annunciata nel pomeriggio dall’IMO, poichè i voli della Guardia Costiera non avevano evidenziato alcun cambiamento evidente sulla superficie del ghiacciaio, ed il tremore vulcanico è costantemente diminuito fino ad un nuovo aumento nella mattinata di oggi. Ebbene, questo pomeriggio l’IMO ha smentito la dichiarazione dell’eruzione subglaciale precedentemente annunciata. Ci scusiamo quindi di aver pubblicato una notizia non veritiera, ma purtroppo non siamo stati i soli a restare ingannati da questa mal’interpretazione.
L’Icelandic Met Office ha quindi deciso di riportare il colore d’allerta per l’aviazione da “rosso” ad “arancione”. Ne consegue che sono stati cancellati tutti i divieti di volo sull’area e di accesso alle strade vicine.
L’attività sismica non è comunque diminuita, anzi stiamo assistendo nella giornata di oggi alla fase di sismicità più intensa dal 16 Agosto.
La giornata di oggi è certamente stata particolare, senza dubbi la più sismicamente attiva da decenni nell’area del Vulcano. Sono state registrate oltre 1260 scosse, e due scosse molto potenti, di M5.3 e M5.1, nella notte. La maggior parte delle scosse è concentrata lungo l’intrusione, che continua la sua propagazione verso nord ad una velocità di circa 5km al giorno. La magnitudo massima raggiunta nella zona dell’intrusione è 4.3 alle 11:40 UTC. Altre 3 scosse di magnitudo superiore a 4 sono state registrate nella stessa zona in giornata.
“Fronti” massimi raggiunti dalle scosse lungo l’intrusione. In rosso le scosse del 22 Agosto. In rosa le scosse del 23 Agosto. In blu le scosse del 24 Agosto. |
Alle 02:09 ITA una forte scossa di M5.3, la più forte degli ultimi decenni nella zona, ha interessato la parte Nord della Caldera del Bardarbunga. Nelle ore precedenti il tremore vulcanico è calato, generando il dubbio nei vulcanologi Islandesi riguardo l’effettività dell’eruzione subglaciale annunciata dall’IMO, dato che non sono ancora visibili segni evidenti di eruzione dai voli della Guardia Costiera.
Nella notte una seconda scossa di M5.1 ha interessato la parte sud della Caldera del Bardarbunga. Come detto in precedenza, queste scosse sono da considerarsi assestamenti della Caldera stessa, a causa dello spostamento del magma lungo l’intrusione lunga 30km, più ad est.
Alle ore 15:00 ed alle 20:39, orari UTC, sono state registrate altre due potenti scosse rispettivamente di M4.8 e M4.5 nella zona della Caldera.
Il tremore vulcanico, dalle 07:00 UTC circa, è nuovamente in aumento, e sono stati superati i livelli del picco della giornata di ieri.
Nonostante la forte attività sismica non vi è alcun segno di eruzione, ed il livello di allerta resta “arancione”. Non vi è un trend delle profondità delle scosse tendente alla superficie.
Aggiornamento 7 del 23 Agosto:
In mattinata era stato rilasciato dall’IMO questo aggiornamento, che descrive di una propagazione dell’intrusione verso Nord di 5km. Era in atto un forte aumento del tremore vulcanico e dell’attività sismica.
In rosso le scosse del 22 Agosto 2014. In rosa le scosse del 23 Agosto 2014. E’ evidente la propagazione dell’intrusione verso nord nella giornata del 23. |
Alle ore 16:04 ITA è stata registrata una forte scossa di M4.5
23 Ago 2014 12:20 UTC – Note dalla riunione degli scienziati
L’intensa attività sismica sul vulcano Bárðarbunga continua – una situazione che persiste dal 16 agosto.
Nel corso delle ultime 6 ore l’intrusione si è propagata di circa 5 km verso nord. Il tasso di terremoti è aumentato in modo tale che essi stanno accadendo così rapidamente che è difficile per i sismologi distinguere i singoli eventi. E’ osservato tremore ad alta frequenza che viene interpretato come effetto dalla propagazione dell’intrusione.
Alcuni grandi terremoti di magnitudo 3-4 sono stati misurati nella caldera Bárðarbunga negli ultimi giorni. Questi eventi nella caldera Bárðarbunga sono interpretati come assestamenti legati alla decompressione nella caldera dall’inizio dei disordini.
I più recenti dati GPS mostrano che il flusso di magma sta continuando.
L’aereo della Guardia Costiera TF SIF sta decollando da 13:00 per fare osservazioni con scienziati provenienti dal Met Office Islandese, dall’Istituto di Scienze della Terra, dalla Protezione Civile.
Un aereo turistico è stato chiamato a mezzogiorno per segnalare cambiamenti visibili in superficie.
Le misurazioni idrologiche a Jökulsá, Fjöllum e Upptypingar, non indicano un’emissione di gas vulcanici per il sistema idrologico che è al di fuori del range normale osservato nel corso dell’ultimo decennio.
L’attività continua ed un’eruzione non può quindi essere esclusa.
Il colore-codice dell’aviazione per il vulcano Bárdarbunga rimane invariato ad ‘arancione’, e stiamo continuamente valutando se questo dovrebbe essere cambiato. Il vulcano espone livelli di maggiore agitazione.
Aggiornamento 6 delle 13:30 ITA del 22 Agosto 2014 (Aggiornamenti dell’Icelandic Met Office riguardo le scosse che stanno interessando la caldera)
22 agosto 2014 06:40 UTC – (Dall’Icelandic Met Office)
L’attività sismica tra il Bárdarbunga e il Ghiacciaio Dyngjujökull è ancora grande. E ‘diminuita un po’ dopo le due del mattino. Quasi 400 terremoti sono stati rilevati dalla rete automatica a partire dalla mezzanotte e, come nei giorni scorsi, la maggior parte di loro si trova nel cluster ad est della caldera del Bárdarbunga, nei pressi dell’intrusione. La maggior parte dei terremoti corretti manualmente risultano essere a grande profondità, 8-12 km, ma le scosse a nord-est dell’intrusione risultano a profondità minori, fino a poco meno di 4 km.
Poco prima di mezzanotte, 21 agosto alle 23:50:22 UTC , un terremoto si è verificato sulla caldera del Bardarbunga, con una magnitudo compresa tra 4.7 e 4.8. Altri due terremoti hanno raggiunto in mattinata M3.2 e M3.5 (NDR). Negli ultimi giorni un certo numero di terremoti è stato rilevato all’interno della caldera del Bárdarbunga, ad una profondità di 2-6 km. Probabilmente questi terremoti derivano da cambiamenti di pressione a causa dello spostamento del magma verso est nella grande intrusione, lontano dalla camera magmatica posizionata sotto la caldera.
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Precisazioni:
Le scosse che stanno interessando la Caldera sono quindi da considerarsi assestamenti della caldera stessa, causati dal gran spostamento di magma verso est nell’intrusione iniziata il 16 Agosto. Non risulta quindi da questi eventi una risalita di magma.
Non vi sono quindi evidenze di eruzione imminente.
Aggiornamento 5B delle 03:20 ITA del 22 Agosto 2014:
Alle ore 01:50, un sisma di M4.7, il più forte dall’inizio della sequenza ha interessato la caldera ad una profondità di 4.3km, dove in mattinata era stato registrato un sisma di M4.0. Non vi sono comunque segni di eruzione imminente. In mattinata verrà fatto un nuovo aggiornamento sull’evoluzione della notte.
Link alla webcam ed ai sismografi più vicini disponibili a fine articolo
Aggiornamento 5 delle 23:00 ITA del 21 Agosto 2014 (Aggiornamenti dell’Icelandic Met Office, grafici attività sismica)
Epicentri attività sismica dal 16 Agosto al 21 Agosto (23:00 ITA). In rosso scosse di M3+. In verde scosse di M4+ |
Non vi sono segni di eruzione imminente, ma l’attività sismica continua senza diminuzioni.
21 agosto 2014, 17:00 UTC – Rapporto sullo stato del Vulcano (Icelandic Met Office)
Valutazione complessiva dallo stato dal report giornaliero a cura dell’Istituto di Meteorologia Islandese e dell’Università d’Islanda, Istituto di Scienze della Terra: Link qui (in inglese)
Non ci sono misure che suggeriscono che un’eruzione è imminente. Eventi di intrusione precedenti in Islanda sono durati per diversi giorni o settimane, spesso non causando un’eruzione. Tuttavia un’eruzione del Bardarbunga non può attualmente essere esclusa. Sono quindi necessari intensi sforzi di monitoraggio e di preparazione, poichè il monitoraggio e la valutazione continua sono necessari nel caso in cui si verificasse un’eruzione vulcanica. Sono stati valutati i pericoli di un’eruzione vulcanica, tra cui un Jökulhlaup e la dispersione di cenere vulcanica. Stazioni sismiche, GPS ed idrologiche aggiuntive sono state installate nella regione del Bardarbunga. Allo stesso modo, radar mobili in grado di monitorare la dispersione di cenere sono stati spostati nella regione. Il codice d’allerta per l’aviazione rimane “arancione”, ciò significa che il vulcano sta esibendo livelli di maggiore agitazione.
21 agosto 2014, 15:00 UTC (Icelandic Met Office)
Oggi, tre terremoti di magnitudo superiore a 3 si sono verificati sul bordo della caldera del Bardarbunga (M 3.7 alle 10:29, M 4.0 alle 10:58 e M 3.4 alle 13:02). Questi terremoti sono stati a profondità comprese tra i 2 ed i 5 km. Essi sono interpretati come possibili regolazioni della caldera a causa di cambiamento della pressione del magma. Non vengono considerati i precursori di un’eruzione imminente.
21 agosto 2014, 12:00 UTC – Note dal meeting degli scienziati (Icelandic Met Office)
- Nessun segno di diminuzione attività intorno al Bardarbunga
- Una intrusione di magma, lunga 25 km, si è formata sotto il ghiacciaio Dyngjujökull, ad una profondità di 5-10 km
- Il velivolo TF-SIF, della Guardia Costiera Islandese è ora disponibile per gli scienziati
- Il colore d’allerta per l’aviazione è ancora arancione
L’attività sismica sul Bardarbunga, iniziata il 16 agosto, mostra un’attività costante e non ci sono segni di diminuzione. Misure di deformazione, GPS, indicano che un’intrusione di 25 km di lunghezza si sta formando sotto il ghiacciaio Dyngjujökull. Le scosse sismiche supportano la conclusione che il magma è ancora a 5-10 km di profondità. Non ci sono segni di migrazione verso l’alto dell’attività.
L’interpretazione dei dati più recenti suggeriscono che l’intrusione si sta espandendo alla sua estremità nord-orientale, mentre la sua lunghezza è aumentata solo un po’ nelle ultime 24 ore.
Nella caldera del Bárdarbunga, dove tutto è cominciato, i terremoti si verificano ancora; probabilmente a causa di un lieve cedimento a causa del flusso verso l’esterno del magma dalla camera di magma sotto la caldera.
La rete di misura nel settore è stata migliorata; solo ora i tecnici del Met Office Islandese, in collaborazione con l’Istituto di Scienze della Terra e con istituti di ricerca stranieri stanno montando apparecchiature aggiuntive sul ghiacciaio e al suo margine. Già molti dispositivi che sono stati impiantati negli ultimi anni nell’ambito del progetto internazionale FutureVolc sono in esecuzione e forniscono informazioni importanti che sono state utili nel monitoraggio e nell’analisi di questi eventi.
Ieri, un volo di ricognizione è stato effettuato su tutta l’area con la Guardia Costiera Islandese. Il velivolo TF-SIF , ora dedicato a questi eventi, è specializzato con attrezzature di bordo per il monitoraggio dei cambiamenti nella superficie della calotta di ghiaccio e per il monitoraggio delle inondazioni. Nessun segno di cambiamento è stato rilevato nel corso di questo volo. Con l’accesso aperto a questo aereo, che è stato ritirato dai suoi compiti attuali nel Mediterraneo, gli scienziati sono ora in una posizione migliore per monitorare la possibile attività vulcanica e le inondazioni. (Vedi Aggiornamento 1 delle 12:30 del 20 Agosto 2014 (Immagini aeree della notte))
Grafici attività sismica aggiornati alle 23:00 ITA
Aggiornamento 4 delle 16:00 del 21 Agosto 2014 (Grafici GPS, Nuovo cluster e scossa di Mw4.0)
La scossa più forte dello sciame sismico, finora, ha raggiunto M4.5, il 18 Agosto 2014, ed ha interessato il cluster a nord-est della caldera. Dalla giornata di ieri, attività sismica ha interessato l’area centrale del Vulcano, ma è nella giornata di oggi che una scossa di Magnitudo 4 ha interessato l’area, ad una profondità di circa 3km. Questo terzo cluster conta poche scosse rispetto al cluster orientale, ma per quanto riguarda l’Energia rilasciata è secondo solo a quello di Nord Est, poco prima citato. Numerose scosse di Magnitudo superiore a 3 sono registrate in questi minuti. In serata nuovo aggiornamento.
Scosse dall’inizio dello sciame sismico. In rosso scosse di M3+. In verde scosse di M4+. In rosso i tre clusters principali. |
Aggiornamento 3 delle 00:00 del 21 Agosto 2014 (Dati GPS)
Dall’inizio dello sciame sismico, alcune stazioni GPS situate nelle vicinanze del vulcano centrale Bardarbunga hanno mostrato movimenti che indicano la propagazione di magma attraverso la crosta. Durante il periodo tra le 8:00 del 15 Agosto e le 16:00 del 18 Agosto, una stazione GPS sul Dyngjuháls ha mostrato uno spostamento di 5,4 cm verso nord-ovest, ed una stazione GPS vicino al vicino vulcano Grimsvotn ha mostrato uno spostamento di 1,8 cm verso sud.
La mappa mostra la posizione dei terremoti rilevati dalla rete SIL dell’ Istituto di Meteorologia Islandese . I movimenti delle stazioni GPS sono mostrate con frecce blu. Le stazioni GPS sono frutto di una collaborazione tra l’Istituto di Scienze della Terra presso l’Università d’Islanda e dell’Istituto di Meteorologia Islandese. Le fratture e fessure eruttive nell’area sono indicati da linee gialle e rosse, rispettivamente.
Grafici GPS a cura dell’Istituto di Scienze della Terra Islandese
Aggiornamento 2 delle 21:30 del 20 Agosto 2014 (Vistoso incremento dell’attività sismica):
Fin dalla mattina, la frequenza e la magnitudo rilasciata dal Vulcano si è dimostrata superiore rispetto al livello della notte. Alle ore 12 UTC è stato registrato un forte picco del tremore registrato dai sismografi.
Il picco del 20 Agosto (evidenziato) è visibile dalle rilevazioni del tremore sismico, dalla stazione sismica più vicina |
Dalle ore 10 alle ore 18 la magnitudo momento rilasciata in intervalli di un’ora si è mantenuta livelli vicini a Mw3.0. Nello stesso periodo sono state rilevate 405 scosse, di cui 18 di magnitudo compresa tra 2.0 e 2.9, e due di magnitudo compresa tra 3.0 e 3.2. E’ stata raggiunta Mw massima 3.2 alle ore 16:14 ad una profondità di 3.1km. La profondità media è stata di 6Km. Le scosse si sono concentrate sul cluster formatosi ad est della caldera del Bardarbunga (Vedi approfondimento giù).
Aggiornamento 1 delle 12:30 del 20 Agosto 2014 (Immagini aeree della notte):
In nottata l’aereo TF-SIF della Guardia Costiera Islandese ha sorvolato il lato Nord-Ovest del Vatnajökull. Sono state scattate nonostante la presenza di nubi sul ghiacciaio, delle fotografie che documentano che non è ancora in atto un eruzione.
L’attività sismica durante la notte si è mantenuta su ritmi sostenuti, con tendenza alla diminuzione della profondità. La magnitudo massima raggiunta è 3.0 a 10.2 km di profondità,
Bardarbunga
Kistufell
Dal 16 Agosto 2014 una delle più importanti crisi sismiche che ha interessato il ghiacciaio del Vatnajökull dall’inizio del monitoraggio strumentale, sta interessando il Bardarbunga. L’attività sismica conta oltre 3.200 scosse in tre giorni, con magnitudo massima 4.5. La magnitudo è compresa prevalentemente tra 1 e 17km.
Comunicato della Protezione Civile Islandese (19 Agosto 2014)
Il commissariato di polizia in Húsavík e Seyðisfjörður ha deciso di chiudere ed evacuare la zona nord del Vatnajökull a seguito della attività sismica sul Bárðarbunga.
Questa decisione è una misura di sicurezza. Non si può escludere che l’attività sismica in Bárðarbunga possa portare ad una eruzione vulcanica. Non vi è alcun cambiamento nella attività sismica in questo momento e nessun segno di una eruzione e l’esperienza dimostra che l’attività sismica può essere in corso per lungo tempo senza una eruzione andare fuori. Questo è prima di tutto un atto di precauzione dal momento che l’evacuazione della zona è impossibile su un breve preavviso.
Conformemente alla procedura, il commissario nazionale della polizia islandese ha alzato il livello di Protezione Civile a “Stato di allerta”. Tutte le strade che portano in zona sono ormai chiuse e le autorità a Husavik e Seyðisfjörður stanno evacuando la zona nord di Vatnajökull.
La Protezione Civile ha dichiarato lo stato di allerta; “Se valutazione della minaccia mostra che pericolo è in aumento, una misura preventiva deve essere presa immediatamente per garantire la sicurezza di coloro che si trovano nella zona. Questo viene fatto attraverso il rafforzamento misure di risposta della zona, e con azioni preventive, quali l’evacuazione e la chiusura l’area in questione. Un aumento della preparazione e degli avvertimenti sono comuni anche in questa fase “.
Alle ore 03:00 sono terminate le operazioni di evacuazione della zona a Nord del vulcano. Questa è una mappa dell’area evacuata per precauzione, rilasciata da una televisione islandese:
Analisi sismicaI rilevamenti sismometrici mostrano un importante innalzamento del tremore, specie della componente verticale.
Misurazione delle ampiezze rilevate dal sismografo più vicino all’area epicentrale. E’ visibile l’importante picco iniziato in data 16 Agosto. |
L’IMO ( Icelandic Meteorological Office) ha innalzato l’allarme riguardante lo stato del vulcano ben due volte. In pochi giorni l’allerta è passata da verde(stato non eruttivo) ad arancione(potenziale eruttivo in crescita), passando per il giallo (attività sopra la soglia di background). Il rosso, non raggiunto, indica un’eruzione imminente.
La sismicità è concentrata lungo due clusters, uno a nord, ed uno ad est della Caldera del vulcano. Mentre gli eventi più forti sono stati localizzati nel cluster settentrionale, è stato rilevato il maggior numero di eventi nel cluster orientale. Il più forte evento dall’inizio dello sciame è stato rilevato il 18 Agosto nel cluster settentrionale, di magnitudo 4.5. Dalla serata del 18 Luglio, l’attività del cluster settentrionale è notevolmente diminuita.
Il cluster orientale rimane tuttora attivo, e la maggior parte degli eventi si trovano ora tra il Bardarbunga e la catena montuosa del Kverkfjöll. Come riportato in precedenza, i dati GPS riguardanti la deformazione del suolo ed i rilevamenti tiltmetrici hanno evidenziato che lo sciame terremoto è causato da intrusione di magma.
Gli epicentri mostrano inoltre una continua migrazione nel tempo verso Nord-Est.
Terremoti rilevati automaticamente dalla Rete Sismica Islandese nelle ultime 48 ore. Si nota la migrazione degli epicentri verso Nord-Est |
Grafici dell’attività sismica registrata sul Bardarbunga negli ultimi 15 giorni (Realtime qui: http://hraun.vedur.is/ja/arg/png/bardarbunga_15d.png) |
Da questo link è possibile vedere in tempo reale l’evoluzione della situazione a livello sismico, anche attraverso la localizzazione 3D degli ipocentri: Baering’s Github
Link utili:
Grafico del tremore vulcanico in realtime registrato dalla stazione più vicina agli epicentri
Drum aggiornato in realtime dal sismografo più vicino all’area epicentrale
Lista dei terremoti rilevati automaticamente dalla Rete Sismica Islandese
Grafici tremore vulcanico registrati da tutte le stazioni islandesi
Mappa dei drums registrati da tutti i sismografi della Rete Islandese
LINK WEBCAM LIVE SUL BARDARBUNGA
Nonostante la situazione sia piuttosto preoccupante, non ci sono tutt’ora evidenze di un’eruzione imminente, per cui la situazione è da monitorare continuamente, ed il post verrà aggiornato non appena vi saranno aggiornamenti, sia a livello tecnico, che da parte delle autorità.
Post aggiornato alle 04:00 del 20 Agosto 2014
Emanuele Maiorana