Terremoto di SPINA 15/12/2009 14.11.58 UTC
Magnitudo (MW) 4.2 – Prof. 9.2 Km UMBRIA- Zona Inciliana Spina S.Biagio della Valle
15/12/2009 14:11:58 (italiana)
15/12/2009 13:11:58 (UTC)
INGV
Comunicato
Un terremoto di magnitudo(Ml) 4.2 è avvenuto alle ore 14:11:58 italiane del giorno 15/Dic/2009 (13:11:58 15/Dic/2009 – UTC).
Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico: Valle_del_Tevere.
I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare le stime attuali della localizzazione e della magnitudo. Il terremoto è avvenuto nella provincia di Perugia presso i comuni di Deruta e Marsciano posti tra i
10 e i 20 km dall’epicentro. Non ci sono comuni entro i primi 10 km dall’epicentro.
Le coordinate epicentrali sono 43.00 N e 12.28 E e l’evento si è verificato a 9.2 km di profondità.
L’area colpita dal terremoto ricade in una fascia a medio-bassa sismicità sia storicamente, infatti
non sono presenti eventi sismici importanti nel catalogo storico, che dal punto di vista della sismicità
strumentale degli ultimi anni. Negli ultimi mesi non si sono verificati terremoti nell’area del terremoto
odierno.
Al momento (ore 15:08 italiane) non sono state registrate repliche anche se terremoti superficiali di
questa magnitudo solitamente sono seguiti da repliche. L’area in oggetto è considerata a media
pericolosità ed è classificata in zona 2 nella classificazione sismica del territorio nazionale.
15/12/2009 3 eventi
16/12/2009 3 eventi
L’evento sottolineato in rosso non fa parte della crisi sismica di Spina (confuso da tanti media nel riportare le notizie)
Nel corso dei due giorni successivi, si sono verificati altri eventi di minore entità, con una frequenza di circa un paio all’ora, come riportato anche nelle indagini allegate in formato PDF.
Dati evento | |
Event-ID | 2210147110 |
Magnitudo(Ml) | 4.2 |
Data-Ora | 15/12/2009 alle 14:11:58 (italiane) 15/12/2009 alle 13:11:58 (UTC) |
Coordinate | 43.006°N, 12.276°E |
Profondità | 9.2 km |
Distretto sismico | Valle_del_Tevere |
Comuni entro i 10Km – | Comuni tra 10 e 20km COLLAZZONE (PG) CORCIANO (PG) DERUTA (PG) FRATTA TODINA (PG) MAGIONE (PG) MARSCIANO (PG) MONTE CASTELLO DI VIBIO (PG) PANICALE (PG) PERUGIA (PG) PIEGARO (PG) TORGIANO (PG) SAN VENANZO (TR) PANICALE (PG) PERUGIA (PG) PIEGARO (PG) TORGIANO (PG) SAN VENANZO (TR) |
Mappe
Figura 1: Il terremoto è stato localizzato con i dati di 18 stazioni della Rete Sismica Nazionale dell’INGV (quadrati). La localizzazione epicentrale riportata nella figura è quella rivista dagli operatori della Sala Sismica dell’INGV e comunicata al Dipartimento di Protezione Civile subito dopo l’evento. I dati relativi a ogni terremoto rilevato dalla rete INGV vengono rivisti successivamente da personale specializzato prima di essere inseriti nel Bollettino della sismicità italiana. Maggiori informazioni sismi: Le tre carte mostrano l’attività sismica della regione in tre diversi intervalli temporali. Figura 2: Dall’anno 0 all’anno 2002 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, versione 2004 CPTI04, Gruppo di Lavoro CPTI, 2004): sono rappresentati con i quadrati gialli gli epicentri dei terremoti di Magnitudo Momento pari o superiore a 6; accanto al simbolo l’anno in cui è avvenuto il terremoto. Figura 3: La sismicità localizzata dalla Rete Sismica Nazionale dall’1/1/2003 al 31/12/2008 (Mag>=2.5); la grandezza dei simboli è proporzionale alla magnitudo del terremoto: i colori indicano differenti profondità degli ipocentri. Figura 4: La sismicità rilevata dalla Rete Sismica Nazionale negli ultimi 90 giorni; i dati riportati in questa mappa provengono dalle analisi effettuate nella Sala Sismica dell’INGV subito dopo ogni terremoto e possono quindi contenere piccoli errori. I dati rivisti sono pubblicati con cadenza quindicinale sulle pagine del Bollettino sismico. |
Figura 1: Mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2005, n. 3519, All. 1b) espressa in termini di accelerazione massima del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).
Figura 2: Zone sismiche del territorio italiano (2003) – Le zone riportate sono quelle allegate all’Ordinanza PCM 3275 del 20/03/2003. Le variazioni introdotte dalle Regioni sulla base della suddetta Ordinanza e di quanto previsto dall’OPCM 3519/2006, devono essere verificate presso i rispettivi Uffici Regionali.
Aggiornamenti senza carattere di ufficialità e limitati al 2004 sono riportati su: http://zonesismiche.mi.ingv.it/class2004.html. La zona 1 (in rosso) prevede il massimo livello di protezione, la zona 4 il minimo.
Le tre mappe mostrano i risultati dell’elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base di dati osservati e delle successive interpolazioni che fanno uso sia di conoscenze sismologiche che di ingegneria sismica.
Figura 1: Mappa delle intensità strumentali. La scala utilizzata è simile (ma non identica) a quella Mercalli e si basa sui valori registrati di effettivo scuotimento del suolo in termini di picchi di accelerazione e velocità del suolo. In contrapposizione, la scala delle intensità Mercalli (e le sue derivate) si basa sugli effetti osservabili che lo scuotimento induce e che viene riportata da un osservatore.
Figura 2: Mappa delle accelerazioni di picco registrate ed espresse in percentuale della accelerazione di gravità (%g).
Figura 3: Mappa delle velocità di picco registrate ed espresse in cm/s.
La soluzione graficata è ottenuta con i dati a larga banda della Rete Sismica Nazionale e della rete MedNet dell’INGV.
In mappa e’ presente l’evento in questione (identificato dalla stella nera) e tutte le soluzioni dei momenti tensori del catalogo CMT di Harvard (beachball in nero, http://www.globalcmt.org/CMTsearch.html) e del catalogo RCMT (beachball in rosso, http://www.bo.ingv.it/RCMT) per la regione in esame. Il grafico sotto la mappa mostra la distribuzione temporale della sismicita’ nella regione dal 1973 al 2007. I cerchi blu corrispondono agli eventi localizzati nel riquadro blu in mappa.
Mappe elaborate utilizzando un questionario rivolto al singolo cittadino che verte alla conoscenza degli effetti che il terremoto ha avuto su di lui e sulla sua abitazione. L’osservazione di un singolo individuo viene probabilisticamente associata ad un valore delle scale M.C.S. ed E.M.S..
Maggiori Informazioni Sismiche
Tempo Origine (UTC): 13:11:58 | ||||||||||
Lat: 43.006°N | ||||||||||
Lon: 12.276°E | ||||||||||
Magnitudo (Ml): 4.2 | ||||||||||
Profondità: 9.2 km | ||||||||||
Errore Orizzontale: +/- 0.48 Km | ||||||||||
Errore Verticale: +/- 0.80 Km | ||||||||||
Errore Magnitudo: +/- 0.24 | ||||||||||
Gap: 69° | ||||||||||
Sta | P-time | S-time | P-res | U | P-wght | S-res | U | S_wght | Dist | |
MGAB | 131202.84 | 5.825 | 0.12 | T | 100 | 0.28 | T | 72 | 17 | |
ARCI | 131210.84 | 19.64 | -0.06 | T | 92 | -0.06 | T | 69 | 67 | |
PIEI | 131210.11 | 20.86 | -0.05 | T | 93 | 2.44 | T | 23 | 63 | |
CRE | 131211.70 | 21.76 | -0.08 | T | 91 | 0.55 | T | 82 | 73 | |
FSSB | 131213.85 | 0.01 | T | 90 | 87 | |||||
MURB | 131205.80 | 11.50 | -0.13 | T | 97 | 0.42 | T | 68 | 35 | |
SACS | 131205.84 | 11.04 | -0.01 | T | 99 | 0.09 | T | 73 | 35 | |
CAFI | 131207.03 | 13.40 | -0.26 | T | 93 | -0.04 | T | 73 | 44 | |
CDCA | 131207.98 | 14.87 | -0.32 | T | 90 | -0.33 | T | 90 | 50 | |
CESX | 131208.14 | 15.21 | -0.16 | T | 93 | 0.01 | T | 96 | 51 | |
CESI | 131208.20 | 15.34 | -0.20 | T | 92 | -0.03 | T | 48 | 51 | |
BADI | 131209.02 | 16.47 | -0.15 | T | 93 | -0.23 | T | 91 | 56 | |
LATE | 131209.60 | 0.12 | T | 93 | 58 | |||||
MNS | 131212.21 | -0.09 | T | 90 | 76 | |||||
NRCA | 131211.30 | -0.14 | T | 90 | 71 | |||||
LNSS | 131212.25 | 23.07 | -0.09 | T | 90 | 0.87 | T | 18 | 77 | |
ARVD | 131212.38 | 0.02 | T | 91 | 77 | |||||
GUMA | 131214.08 | 0.26 | T | 85 | 86 | |||||
Eventi ricavati dal Database ISIDE
Sismografi Osservatorio e IESN
Evidenze Superficiali